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LA PROLUNGATA chiusura al traffico dello svincolo di Canili sull’E45 ha scatenato una manifestazione pubblica. promossa ieri da un gruppo di cittadini, per sensibilizzare l’opinione pubblica e le autorità competenti. Una pacifica e civile manifestazione, che i promotori hanno ritenuto di mettere in campo per i «disagi enormi per tutti i cittadini che lavorano nella zona e che vi risiedono» causati a seguito della predetta chiusura. Lo svincolo di Canili Sud è stato chiuso al traffico d’urgenza il 18 maggio, non appena il personale di sorveglianza Anas ha rilevato alcune crepe in alcune travi del viadotto dello svincolo che collega Canili-Balze-Verghereto Sud-Montecoronaro-Ville Montecoronaro e dintorni. L’Anas ha subito disposto indagini tecniche alla struttura del viadotto Canili, emettendo un’ordinanza di chiusura sino al 1° giugno. Poiché a quella data le indagini non erano state completate, l’Anas ha emesso un’altra ordinanza di chiusura del viadotto Canili Sud sino al 30 giugno. Fra i presenti ieri anche il vicesindaco di Verghereto, Fedele Camillini, e il consigliere comunale Simone Mercatelli. Dice Camillini: «A Canili c’erano circa 60 persone, in quanto sono arrivati anche una ventina di ciclisti, che volevano andare verso Sansepolcro, ma che non hanno potuto proseguire. E’ stata una manifestazione molto tranquilla e civile. La gente si chiede perché nessuno fa sapere niente sulla prossima riapertura dello svincolo. Ma a Canili non c’è solo quel problema, in quanto anche l’uscita dal piazzale dell’area di servizio è sbarrata ormai da un po’ di tempo e la provinciale Canili-Valsavignone è chiusa da qualche decennio per frane in terra toscana».
IL VICESINDACO assicura che l’amministrazione di Verghereto si sta interessando ogni giorno al problema: «Il sindaco Enrico Salvi è già andato a parlare con l’Anas, e la settimana appena trascorsa è stato anche in Prefettura, per sollecitare la riapertura dello svincolo di Canili Sud e per avere notizie sui tempi di completamento dei lavori riguardanti lo svincolo stesso, tempi che ancora non si conoscono».
gi. mo.