Vino, produzione in calo in provincia di Forlì-Cesena. Ma siamo i migliori in regione

Il calo è del 20%, mentre la media è superiore del 5%

NATURA Uno dei momenti della vendemmia

NATURA Uno dei momenti della vendemmia

Cesena, 30 ottobre 2017 - La provincia di Forlì-Cesena è la meno penalizzata della regione per quel che riguarda il calo della produzione vinicola, ed è in linea col calo nazionale: -20%. In valore assoluto la produzione di uva dei soci delle cantine cooperative della provincia di Forlì-Cesena è stata di 466mila quintali, dai quali si ricaveranno circa 350mila ettolitri di vino. Il dato si ricava dal consuntivo delle cooperative vitivinicole di Fedagri/Confcooperative e Legacoop Agroalimentare che in Emilia-Romagna hanno quasi ventimila soci viticoltori e rappresentano circa il 77% della produzione. Il calo registrato dalle 29 cantine cooperative della nostra regione è di 1,8 milioni di quintali di uva, pari a circa 1,35 milioni di di ettolitri di vino.

Nel resto della regione è andata ancor peggio: i cali produttivi vanno dal -23% della provincia di Ravenna al -28,8% di Piacenza. Il dato regionale si attesta sul -25%, mentre a livello europeo la frenata è stata meno brusca: -14,4%.

«Osservando i report delle cantine sociali dell’Emilia-Romagna – spiega Ruenza Santandrea, coordinatrice settore vitivinicolo Alleanza Cooperative Agroalimentari –, è evidente come i vigneti abbiano risentito delle gelate e brinate primaverili, verificatesi nella seconda metà di aprile. Inoltre in collina la siccità estiva ha causato più danni che altrove a causa della minore presenza di sistemi di irrigazione. In particolare collina si sono registrati cali produttivi superiori al 30%, con punte fin oltre il 40%».

La minore produzione non ha comunque intaccato la qualità delle uve, rivelatasi addirittura migliore degli anni scorsi in certe zone.

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«La cooperazione vitivinicola emiliano-romagnola – aggiunge Davide Frascari, responsabile settore vitivinicolo Fedagri / Confcooperative Emilia-Romagna – è pronta a giocare un ruolo sempre più attivo nella comunicazione e nella promozione sui mercati per valorizzare sia in Italia che all’estero i propri prodotti di qualità, frutto di una filiera che dal vigneto è in grado di proporre il vino al consumatore finale».

Va in questa direzione l’evento Vi.vite, la più importante manifestazione del vino cooperativo organizzata dall’Alleanza delle Cooperative Agroalimentari, in programma sabato 25 e domenica 26 novembre al Museo della Scienza e della Tecnologia ‘Leonardo da Vinci’ di Milano.

A Vi.vite, Vino di vite cooperative (www.vivite.it), saranno presenti 70 delle 498 cantine dell’Alleanza Cooperative Agroalimentari con 350 vini in degustazione.