‘Abitare il tempo’, immagini e suggestioni

Fino al 31 ottobre al Grand Hotel da Vinci di Cesenatico la mostra dell’artista romagnolo Luca Bacchiocchi

FOTO D’AUTORE Uno degli scatti di Luca Bacchiocchi

FOTO D’AUTORE Uno degli scatti di Luca Bacchiocchi

Cesena, 9 settembre 2016 – «Abitare il tempo» è il titolo della mostra del fotografo Luca Bacchiocchi, inaugurata presso il Grand Hotel da Vinci di Cesenatico. L’artista romagnolo, nato 39 anni fa a Forlimpopoli, ha allestito una rassegna di immagini che contrappongono due concetti apparentemente lontani e contrastanti: l’abitare e il tempo. Da questi due elementi sono nate immagini di grande effetto e suggestione. E’ l’occasione per conoscere le opere di un personaggio appassionato della mente umana, come testimonia la sua laurea in psicologia e la specializzazione in psicoterapia gruppo-analitica conseguita presso la scuola Iter di Roma - Università Cattolica del Sacro Cuore.

Questi studi hanno innescato un’attrazione molto forte per temi quali la narrazione e la rappresentazione. Interessi che Bacchiocchi ha sviluppato con la «complicità» della macchina fotografica. In «Abitare il tempo» l’artista affronta due concetti intrinsecamente contrastanti tra loro, in quanto il primo rappresenta un’azione tipicamente umana, mentre il secondo è un’entità astratta che l’uomo, in quanto tale, da sempre fatica a spiegare e a riportare nella sfera di ciò che considera «pensabile».

Al da Vinci sono esposte due serie di immagini che, ciascuna in modo diverso, forniscono un’interpretazione della relazione tra uomo e tempo. Secondo Bacchiocchi questa relazione è positiva perché l’uomo non si lascia sopraffare dallo scorrere inesorabile del tempo che, al contrario, lo porterebbe ad esistere nell’impotenza e nell’angoscia. Nelle intenzioni dell’autore c’è la volontà di esplorare quello che apparentemente può sembrare il nulla, il vuoto, cercando di dare un’interpretazione del «luogo non luogo», apparentemente sempre uguale a se stesso ma in continuo divenire, del «nulla» come un tutto. La mostra è visitabile sino al 31 ottobre (ingresso gratuito).

Giacomo Mascellani