Il Pd alla Fondazione Carisp: "Esame critico sul suo passato"

Il segretario dei dem Fabrizio Landi chiede all’ente della Cassa di Risparmio di fare ‘ammenda’

Fabrizio Landi, segretario del Pd

Fabrizio Landi, segretario del Pd

Cesena, 21 luglio 2016 - NON è una sfiducia, ma certamente una messa in discussione. Il Pd, per ora rimasto abbastanza ai margini del dibattito incentrato sulla Cassa di Risparmio e la sua Fondazione, prende posizione. E proprio verso la Fondazione rivolge il suo sguardo, chiedendo che si riparta «da basi nuove, rivedendo se stessa, anche partendo da un esame critico del proprio passato». E’ il segretario Fabrizio Landi a prendere carta e penna, per tirare dalla giacchetta la dirigenza (attuale e precedente) dell’ente legato alla Carisp.

E ora che il fondo interbancario è entrato nella Cassa, ridisegnando l’architettura dell’istituto, «serve individuare chi dovrà fungere da anello di congiunzione fra città e nuovi azionisti della banca – chiede Landi – In questa fase, a nostro avviso, non può che essere rivestito dalla Fondazione. Essa infatti pur avendo vista drasticamente diminuita la propria partecipazione patrimoniale, è nelle condizioni di rapportandosi direttamente con il Fondo Interbancario, portando le istanze del territorio, in modo particolare le sue esigenze in termini di territorialità e vicinanza al nostro sistema delle imprese e alle famiglie».

Ma per assumere questo ruolo la Fondazione deve fare ammenda, secondo i dem. E per farlo «occorre pensare a un modello nuovo. Con realismo e concretezza. In questo continuiamo a vedere la Fondazione come uno dei principali protagonisti – dice Landi – Ma per esserlo a pieno titolo la Fondazione stessa deve ripartire da basi nuove, rivedendo se stessa, anche partendo da un esame critico del proprio passato»