Cesena, 8 marzo 2014  - Luigi Maraldi non era a bordo dell’aereo della Malaysian Airlines scomparso questa notte tra il Golfo di Thailandia e il Mar cinese meridionale (le immagini). Lo ha confermato l’Unità di crisi della Farnesina che ha parlato con il nostro connazionale. Il giovane avrebbe telefonato ai genitori poco fa rassicurandoli di star bene e di essere in Thailandia.

"Papà stai tranquillo, non sono io, io sto bene”, con queste parole Maraldi ha spiegato al padre Walter che non era a bordo del velivolo malese sparito dai radar. Il padre non ha fatto nemmeno a tempo a spaventarsi: non aveva ancora sentito la notizia. “Solo dopo ho acceso la tv e l’ho sentito - spiega sorridendo - Poi è arrivata la polizia... Luigi è in vacanza, tornerà tra una ventina di giorni. Per fortuna è andato tutto bene, è tutto a posto”.

Maraldi nei mesi scorsi aveva denunciato il furto del suo passaporto avvenuto il 1 agosto scorso mentre si trovava nel paese asiatico. Tornato in Italia ha ottenuto un nuovo documento a Ravenna, dove nel frattempo ha preso la residenza, poi è tornato in Thailandia.

Stamattina il personale del commissariato di Cesena è andato a casa dei genitori, ma sono stati loro stessi a raccontare ai poliziotti che il giovane aveva chiamato poco prima per dire che stava bene ed era in Thailandia. Una delle ipotesi quindi e’ che risulti sulla lista delle persone imbarcate perche’ qualcuno e’ salito a bordo del velivolo usando il suo passaporto rubato.

Sono stati l’ispettore Paolo Campana e altri due colleghi ad essere andati a casa Maraldi per spiegare che il figlio risultava sulla lista d’imbarco del volo Malaysian Airlines MH 370. Una “timida speranza” che il ragazzo non fosse sull’aereo c’era pero’, ed era dovuta al fatto che in Commissariato a Cesena era emerso subito che il passaporto (che risultava sulla lista d’imbarco) era in realta’ stato rubato. Una delle ipotesi quindi e’ che risulti sulla lista delle persone imbarcate perche’ qualcuno e’ salito a bordo del velivolo usando il suo passaporto rubato.

Ma c’era sempre la possibilita’ che il cesenate avesse ritrovato il documento e avesse deciso di usarlo lo stesso, anche se la procedura non era legittima. Proprio mentre il personale di polizia era a casa dei genitori, Maraldi ha richiamato. Cosi’ l’ispettore Campana gli ha potuto parlare direttamente: “mi ha rassicurato che stava bene e e mi ha spiegato che e’ in Thailandia, non in un posto fisso, perche’ viaggia per vacanza”.

Il volo della Malaysia Airlines, un Boeing 777-200ER, da Kuala Lampur era diretto a Pechino, era stato dato per disperso da qualche ora quando un ammiraglio della Marina vietnamita, Bgo Van Phat, ha reso noto ai media locali di aver inviato una serie di unità navali al largo di un’isola vietnamita, Tho Chu, nel sud del Paese, per perlustrare il luogo dell’incidente (guarda il video). Restano i dubbi delle autorità malesi, che comunque sta partecipando alle ricerche.

Tra i 227 passeggeri c’erano 152 cinesi, 38 malesi, 12 indonesiani, 7 australiani, 3 cittadini statunitensi e altrettanti francesi, due passeggeri ciascuno di Nuova Zelanda, Ucraina e Canada; e uno ciascuno di Taiwan, Paesi Bassi e Austria. A bordo c’erano anche due bambini e dodici membri dell’equipaggio.

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