Cucina e wellness: alla Fiera parte l’operazione restyling

Intervento da due milioni di euro per potenziare gli stand

RICORDI L’ingresso degli stand di Pievesestina durante l’ultima edizione del Macfrut. La prossima fiera si terrà a Rimini con un raddoppio di superficie

RICORDI L’ingresso degli stand di Pievesestina durante l’ultima edizione del Macfrut. La prossima fiera si terrà a Rimini con un raddoppio di superficie

Cesena, 1 aprile 2015 - DUE MILIONI di euro per cambiare il volto dell’area fieristica di Cesena che nei suoi 17.000 metri quadrati di superficie coperta dovrà proporre al pubblico e agli espositori un ambiente innovativo e di qualità.

Ieri il presidente di Cesena Fiera Renzo Piraccini ha illustrato il progetto di restyling della struttura, che dovrebbe partire entro l’estate e svolgersi in più fasi, in modo da concludersi nel 2016. Non ci sarà Macfrut, che l’anno scorso da solo ha rappresentato il 78% dei ricavi, ma l’intento è quello di consolidare le manifestazioni già presenti in calendario (una ventina) e contemporaneamente di allargare il bacino dei fruitori attraverso progetti che scommettano sull’alta qualità dell’offerta: «Vogliamo puntare sui settori dell’alimentazione e del wellness – ha spiegato Piraccini –con l’intento di coinvolgere anche qualificati partner privati che ci affianchino nella gestione di certi spazi, come per esempio quello dedicato alla ristorazione. Non puntiamo a massimizzare i profitti, ma ad alzare il livello delle proposte, rivolgendoci a realtà importanti in grado di conferire un valore aggiunto alla struttura. Abbiamo anche individuato un’area da adibire a scuola di cucina, destinata sia ad usi professionali che amatoriali».

In tutta la superficie coperta verranno rivisti i sistemi di illuminazione (con l’introduzione dei led) e di riscaldamento, oltre alla resinatura dei pavimenti, ma l’intervento più significativo riguarderà i due padiglioni all’ingresso, che verranno dotati di pareti mobili e di un controsoffitto, in modo da ospitare appuntamenti più ridotti (riservati a un centinaio di partecipanti), o anche grandi eventi accessibili a un massimo di duemila persone. Qui si collocano anche l’area ristorazione (con una cucina di 125 metri quadrati) e una sala conferenze da 504 posti.

Verrà realizzato un ingresso indipendente che si affaccerà su uno spazio verde visibile dall’interno attraverso una serie di grandi vetrate e saranno ristrutturate anche le due sale convegni già esistenti. «Attualmente – ha aggiunto Piraccini – Cesena Fiera ha in gestione gli spazi fino al 2019, dunque i nostri investimenti devono diventare remunerativi entro questo lasso di tempo: per attrarre visitatori non esiste solo la strada delle fiere internazionali, ma anche quella degli appuntamenti dedicati alle passioni e agli hobby, che richiamano un bacino di visitatori molto consistente. Non esagero quando dico che l’indotto della fiera dei canarini è quasi uguale a quello di Macfrut. Le formule da perseguire sono tante, compresa quella dell’associazione temporanea d’impresa con altri partner».

RIGUARDO alla fiera dell’ortofrutta invece Piraccini ha confermato buoni riscontri: «Abbiamo già venduto circa il 70% degli spazi dello scorso anno e ancora mancano mesi all’appuntamento di settembre. Nel 2015 andremo a Rimini, che personalmente ritengo la destinazione ideale, poi valuteremo di volta in volta, con un occhio attento alla riorganizzazione del sistema fieristico regionale. Di certo Macfrut rimane un prodotto cesenate che continuerà a garantire il suo indotto al nostro territorio con alberghi, taxi e visite. A Rimini occuperemo una superficie di 30.000 metri quadrati, il doppio rispetto a quella cesenate: vogliamo crescere, non tornare sui nostri passi. In questi termini, riportare Macfrut a Cesena sarebbe una sconfitta, non una vittoria. Per questo auspico fortemente che questo progetto di riqualificazione trovi il più ampio consenso possibile».