Lavori sull’E45 per settanta milioni di euro

Soddisfazione degli amministratori che però chiedono interventi continuativi

Gli amministratori della Val Savio con Prisco dell’Anas

Gli amministratori della Val Savio con Prisco dell’Anas

Cesena, 27 maggio 2015 - L’Anas mette sul piatto 70 milioni di euro per opere di manutenzione straordinaria nel territorio della Valle del Savio. Lo ha comunicato Nicola Prisco, capocompartimento Anas dell’Emilia–Romagna incontrando ieri mattina i rappresentanti dell’Unione Valle Savio riuniti nel Palazzo Comunale di Cesena. L’incontro era stato sollecitato dagli stessi amministratori locali, preoccupati per il futuro dell’arteria (da sempre alle prese con problemi di manutenzione) dopo la bocciatura del project financing destinato alla sua trasformazione nell’autostrada Orte-Mestre. L’incontro con i vertici dell’Anas regionale ha contribuito a rasserenare gli animi e a rendere più rosee le prospettive. I 70 milioni di lavori comprendono una quota - pari a poco più di 11 milioni e 300mila euro - di opere già eseguite nel corso del 2014. A queste si affianca una nutrita serie di interventi già appaltati e di imminente avvio, per un valore complessivo di circa 20 milioni e 700mila euro circa: fra le opere ai nastri di partenza il completamento del viadotto di Case Bruciate e il ripristino di quello di Monte Castello, la sistemazione degli svincoli di Bagno di Romagna e Verghereto e il rafforzamento della pavimentazione in alcuni tratti.

Già finanziati e in attesa solo di essere appaltati altri lavori per oltre 28 milioni e 312mila euro: si tratta degli adeguamenti delle gallerie Roccaccia, nei pressi di Bagno di Romagna, e della galleria Monte Coronaro. Sono inoltre previsti altri 9 milioni e 900mila euro di lavori sull’asfaltatura, compreso il ripristino in alcuni tratti del risanamento profondo della pavimentazione: l’Anas li proporrà per il finanziamento alla Cassa Depositi e Prestiti nel corso dell’anno.

Gli amministratori hanno espresso soddisfazione per il risultato,ribadendo però «mettere in moto solo saltuariamente le manutenzioni straordinarie non può bastare». Il problema potrebbe essere infatti risolto definitivamente con un investimento continuitivo di 7 o 8 milioni di euro all’anno nel prossimo quinquennio. «Si tratta –concludono gli amministratori – di un investimento tutto sommato contenuto, specialmente se paragonato al costo preventivato per il progetto dell’Orte–Mestre, e crediamo si possano trovare le risorse necessarie. Per questo abbiamo deciso tutti insieme di attivare iniziative per fare pressione in questo senso sul Governo, chiedendo la collaborazione anche dei nostri parlamentari e dei consiglieri regionali».