Legami mafiosi, arrestato ex manager di ‘Sor Nova’

Rosario Spinella era stato nominato dal Tribunale amministratore dei beni ‘Ionetti’ m.s.

Carabinieri (Foto di repertorio Novi)

Carabinieri (Foto di repertorio Novi)

Cesena, 25 luglio 2014 - Fine corsa per il colletto bianco Rosario Spinella. Il commercialista reggino con un passato cesenate, era al ‘servizio’ della famiglia Ionetti — caso ‘Sor Nova’, ditta di trasporti che aveva sede in città —, ieri è finito nella rete dei Ros durante la maxi operazione condotta dai carabinieri contro gli uomini della cosca calabrese degli Alampi. Tra questi spicca il nome proprio di Rosario Spinella, professionista reggino che il Tribunale aveva designato quale amministratore giudiziario delle aziende sequestrate preventivamente agli Alampi nel 2007, quando era scattata l’operazione ‘Rifiuti spa’. Spinella è accusato di aver amministrato le aziende degli Alampi praticamente facendo partecipare il clan a tutte le scelte strategiche delle società.

Il manager, poi, attraverso la sovrafatturazione delle prestazioni, avrebbe costituito un fondo nero al quale i boss potevano attingere. Soldi che poi finivano direttamente nelle mani della ‘famiglia’. Questa la tratta finale della carriera del colletto bianco Rosario Spinella. La parentesi cesenate risale all’anno scorso quando il commercialista fu condannato a due anni di reclusione (pena sospesa) perché di fatto gestiva il patrimonio degli Ionetti come fosse una banca a disposizione della famiglia. Quando, invece, aveva l’obbligo giuridico di impedire la perpetrazione materiale di reati da parte degli uomini legati alle persone coinvolte dal provvedimenti di confisca, gli Ionetti. E qui veniamo al vero punto cesenate della storia: Ionetti, famiglia calabrese che oltre trent’anni fa mise radici a Cesena. Alfredo Ionetti e i due figli furono arrestati nel 2012 in seguito all’indagine che la Procura di Forlì aveva condotto sulla famiglia titolare dell’azienda ‘Sor Nova’ di Cesena, accertandone il forte legame con Pasquale Condello, boss soprannominato ‘il Supremo’, non tanto (e non solo) perché nel 2009 il figlio Daniele ha sposato la figlia del ‘supremo’, Caterina Condello ma perché dietro a questo legame — secondo la ricostruzione degli inquirenti — si nascondeva la lunga mano delle cosche.

m .s.