Macerone, la casa dei nonni ora è un mini hub per profughi

La struttura ospita attualmente venticinque migranti

Macerone, la casa dei nonni ora è un mini hub per profughi (Ravaglia)

Macerone, la casa dei nonni ora è un mini hub per profughi (Ravaglia)

Cesena, 18 luglio 2016 - Sul campanello c’è ancora il nome legato alla vecchia gestione: ‘Casa dei nonni’. Ora però nell’ampia struttura di via Sant’Agà a Macerone circondata dal prato e dai campi, le cose sono cambiate: gli anziani non ci sono più da mesi e al loro posto, a fine giugno si è insediata una onlus che collabora con la Prefettura nella gestione dell’emergenza rifugiati.

Attualmente la casa colonica ospita 25 persone, per lo più provenienti da Nigeria, Niger e Pakistan. Stanno imparando l’italiano e sono in attesa di essere dirottate in un centro di accoglienza: «In effetti - spiega Michele Renato Fanara, consigliere della onlus Croce d’oro Cesena che gestisce la struttura – questo è un punto di appoggio passeggero. Il termine tecnico è mini hub: i richiedenti asilo appena dopo essere sbarcati in Italia sono stati dirottati verso Bologna e poi qui, in attesa di ricevere il via libera per trasferirsi in un centro di accoglienza vero e proprio».

A Macerone il plotone di immigrati è stato accolto con calore ma anche con fermezza dai volontari, che presidiano la struttura 24 ore al giorno. La Caritas ha contribuito a fornire il vestiario, mentre un medico ha accertato lo stato di salute degli ospiti. Sono state avviate le domande di iscrizione al servizio sanitario nazionale e una professoressa di inglese si reca a trovarli per abbozzare le prime lezioni di italiano.

Le reazioni dei vicini variano dalla cordialità di chi si è affrettato a offrire loro casse di frutta alla diffidenza di chi li osserva per controllarne gli spostamenti. Nei giorni scorsi la Lega Nord è intervenuta chiedendo spiegazioni anche in relazione alla precedente presenza della ‘Casa dei nonni’: negli spazi che ora ospitano 25 persone, fino a qualche tempo fa ce ne stavano solamente sei. «La questione – spiegano ancora dalla Croce d’Oro – non è legata agli spazi, che qui ci sono in abbondanza, ma ad aspetti tecnici. Quella precedentemente attiva in questa struttura era una casa famiglia per anziani, una realtà che da statuto può ospitare al massimo sei persone, indipendentemente dagli spazi disponibili. La casa si sviluppa su circa 480 metri quadrati ed è abbondantemente dotata di stanze e bagni. I ragazzi hanno a disposizione la tv satellitare, internet e ampie zone comuni».

La sveglia suona presto e dopo la colazione vengono organizzati alcuni lavori di pulizia e manutenzione: attualmente è pure in costruzione un campo da calcio. C’è chi gioca a dama e chi si cimenta con l’italiano davanti ai notiziari in tv. La domenica un pullmino li accompagna a messa. «C’è già chi dice che amerebbe restare a vivere a Cesena. Le indicazioni inziali dicevano che sarebbero restati almeno fino al 20 luglio. Vedremo che accadrà. Di certo il nostro intento è quello di dare continuità all’opera, consolidando la collaborazione con la prefettura».