Maltempo, da Cesenatico a Gambettola: il reportage dal fango

Palude nel salotto buono, gli stabilimenti sommersi dalla melma lungo la costa. A Roversano la situazione peggiore

Maltempo a Cesenatico, acqua alta nel Porto Canale (foto Ravaglia)

Maltempo a Cesenatico, acqua alta nel Porto Canale (foto Ravaglia)

Cesena, 8 febbraio 2015 - Il cartello che indica l’inizio della località di Valverde sembra piantato nella sabbia: viale Carducci, il lungo salotto buono di Cesenatico è una palude. Il mare si è ritirato, ma i segni che ha lasciato restano evidenti. L’arredo urbano è sommerso dal fango, anche se a panchine e aiuole nelle ultime ore si sono aggiunti altre suppellettili decorative: la più vistosa è il pedalò arenato sul marciapiede (FOTO), davanti all’ingresso di un albergo all’interno del quale regna il fermento di chi è al lavoro per provare a ridare una parvenza di normalità alla riviera.

Di sabato mattina, quando la sirena dell’emergenza maltempo ha finalmente smesso di suonare, a rimboccarsi le maniche sono in tanti, alle prese con una sterminata mole di lavoro. A Gatteo Mare gli stabilimenti sono sommersi da fango e detriti e lo stesso vale per Valverde e Villamarina. I gestori sono al lavoro fuori stagione: invece di trasportare lettini spalano badilate di sabbia che caricano sulle carriole: ‘Una furia come questa non ha precedenti’.

In centro, gli addetti al verde pubblico rimuovono rami e tronchi caduti, intorno alle Porte Vinciane si pompa l’acqua verso il mare e la protezione civile e i vigili del fuoco si spostano da un indirizzo all’altro. Osservate speciali sono le scuole, eccezionalmente chiuse in tutto il comprensorio, ma che domani torneranno ad aprire i battenti.

A Cesena intanto le operazioni di messa in sicurezza e smontaggio della gru inclinata dalle raffiche di vento sono diventate l’attrazione del giorno per chi si dedica allo shopping: via Zeffirino Re è transennata, ma i marciapiedi sono un gran via vai di persone che camminano col naso all’insù. Mentre l’intera comunità di Gambettola è al lavoro per il secondo giorno consecutivo con l’intento di liberare la città dalla morsa di melma, in tutto il comprensorio l’allarme frane resta alto, a Roncofreddo, come nel cuore di Cesena, dove la via delle Scalette è ancora impraticabile.

La situazione peggiore però è a Roversano, dove una decina di famiglie sono state evacuate. Hanno passato la notte in albergo. «Sono rientrato alle sette e mezza – ammette un uomo –. Questa è casa mia e io non la abbandono. Non ce la faccio, resto qui, a proteggerla». Si affaccia alla balaustra con vista sulla frana e guarda in basso. Aspetta i rinforzi.