Maltempo, "Sono troppe cinque interruzioni in due anni. Per gli smottamenti costretti a un lungo giro"

La protesta di chi vive nell’antico borgo di Roversano e nelle zone più in alto

La frana

La frana

Cesena, 27 marzo 2015 - È stata riaperta ieri pomeriggio via Roversano, chiusa dalle 15 di mercoledì a causa di una frana che aveva invaso la sede stradale nel tratto che va dal bivio di San Carlo al borgo. Ai residenti della zona (via Roversano serve un’ampia zona che va oltre l’antico borgo) che si erano rivolti alla Protezione civile nel pomeriggio e nella serata di mercoledì chiedendo un intervento sollecito per aprire almeno un senso unico alternato, era stato promesso l’arrivo dei mezzi per sgombrare la terra di prima mattina ma i lavori sono iniziati solo verso mezzogiorno.

«Viviamo in perenne stato d’ansia – dice Sara Ambrosini che abita con la famiglia un paio di chilometri oltre Roversano, verso Oriola – , nel giro di un paio d’anni le frane hanno bloccato la strada almeno cinque volte. Ogni volta che piove durante la notte ci svegliamo col cuore in gola perché non sappiamo se per andare a Cesena potremo scendere lungo via Roversano o tornare indietro e fare un lungo giro passando da Oriola. E’ stato così anche mercoledì pomeriggio quando stavamo andando verso Cesena e ci siamo trovati la strada sbarrata dalla frana. Ma è stato peggio durante la notte, quando abbiamo dovuto accompagnare all’ospedale la figlia perché non riuscivamo a fermare una perdita di sangue dal naso. Passando per Oriola abbiamo impiegato circa mezz’ora; infatti ci siamo trovati dietro a un mezzo pesante che procedeva lentamente, un tempo non lunghissimino in assoluto, ma quando ci si trova in una situazione d’emergenza i minuti sembrano ore. Speriamo che il Comune di Cesena stavolta faccia i lavori per bene e metta definitivamente in sicurezza la rupe di Roversano, in modo che non ci venga il cuore in gola ogni volta che piove».

Anche a un medico che doveva visitare una ragazzina disabile, che abita oltre Roversano, è capitata la stessa disaventura: nel pomeriggio di mercoledì, quando ancora non era stata segnalata l’interruzione della strada, si è trovato di fronte alla massa di terreno franato e ha dovuto tornare insietro e fare il lungo giro da Oriola.

Al danno si aggiunge la beffa: nel pomeriggio di mercoledì all’imbocco di via Roversano, di fianco al Ponte Vecchio, è stato posto un cartello stradale per segnalare l’interruzione della strada, ma con l’indicazione (poco visibile) di 4 chilometri, quindi prima del bivio per San Carlo; in realtà la strada era interrotta dopo sei chilometri quindi in direzione di San Carlo la strada era libera.