Cesena, l’interno del mercato ortofrutticolo (foto Luca Ravaglia)
Cesena, 24 giugno 2016 - Non basta il nuovo ospedale, a Cesena serve anche un nuovo mercato ortofrutticolo. La richiesta-provocazione viene direttamente dall’associazione degli operatori del mercato ortofrutticolo che evidentemente si sentono stretti nella struttura a ridosso della fiera a Pievesestina.
«Queste due attività sono in pratica nello stesso sito e la convivenza diventa ogni giorno più difficile – osserva Pino Castrogiovanni, presidente dell’Associazione mercato ortofrutticolo – In questi giorni la fiera sta effettuando importanti opere di miglioramento della sua struttura, ma questo sta provocando problemi di convivenza e soprattutto in questa fase storica il mercato ne sta uscendo fortemente ridimensionato, in quanto mentre la fiera cerca di ampliare l’area di sua pertinenza, gli spazi in più di cui usufruirà la fiera in pratica vengono tolti al mercato».
Castrogiovanni rileva che «il mercato ortofrutticolo ormai è ridotto a retrobottega dell’ente fiera» e chiede che vengano fatte «scelte coraggiose e lungimiranti». Come per la fiera, è una questione di dimensioni e concorrenza: il mercato di Cesena teme le strutture più moderne di Rimini e Bologna.
«Oggi – prosegue il presidente dell’Associazione mercato ortofrutticolo che raggruppa i commercianti del settore – il nostro mercato ortofrutticolo è già parecchio poco funzionale basti pensare che il carico delle merci avviene quasi tutto a mano, le aree di parcheggio da un lato non esistono quasi più, non ha un suo impianto frigo a disposizione degli standisti e degli acquirenti, non è una struttura che punta all’efficienza energetica, non ha spazi a temperatura controllata per mettere in esposizione le merci, è di difficile mantenimento per quanto riguarda le pulizie, la manutenzione».
Per scongiurare rischi di declino del mercato cesenate, gli operatori lanciano un appello all’amministratori comunali e ai politici affinché si interessino maggiormente del nostro mercato ortofrutticolo «che continua ad essere un punto di riferimento per gli operatori commerciali della nostra zona e soprattutto ancora oggi offre ampio spazio ai prodotti del nostro territorio che così trovano sbocchi di mercato indispensabili per la sopravvivenza di molte imprese agricole».