Venerdì 3 Maggio 2024

"Pantani ucciso, ecco le prove". Consulente della famiglia: "E' stato pestato e drogato"

A dieci anni dalla morte del Pirata, è stato accolto l'esposto della famiglia per "omicidio" Secondo la nuova ipotesi, il Pirata sarebbe stato ucciso, costretto a bere cocaina. La perizia presentata ai pm dalla famiglia è stata condotta dal medico legale Francesco Maria Avato. LA RIAPERTURA DEL CASO

Marco Pantani (Ansa)

Marco Pantani (Ansa)

Rimini, 3 agosto 2014 - «UN ANNO di lavoro impegnativo e meticoloso; ma non pretendo di stabilire la verità sulla morte di Marco Pantani». Francesco Maria Avato, medico legale e ordinario al Dipartimento di Scienze Mediche dell’Università di Ferrara, soppesa le parole come vetrini di microscopio.
Ma la sua perizia, in cui evidenzia la possibilità che il ‘Pirata’ sia stato aggredito fisicamente, e costretto a ingerire cocaina sciolta nell’acqua, è dirompente.
«Si tratta di ipotesi, che consegniamo alla Procura perché ne stabilisca il fondamento. Non sono però teorie campate per aria, trovano sostanza negli atti e nelle relazioni ufficiali».
Qual è la base del vostro lavoro?
«Da quando, poco più di un anno e mezzo fa, l’avvocato Antonio De Rensis ha contattato l’istituto di Medicina Legale di Ferrara in questa sorta di inchiesta parallela, ci siamo mossi essenzialmente su un piano intellettuale. Significa ripartire da quanto già prodotto dagli inquirenti, a livello di prove, di analisi post mortem, di esami di cartelle cliniche».
Nella perizia parla di trascinamento del cadavere, di tracce sul polso di Pantani forse causate in una colluttazione. E di una massiccia dose di cocaina, sciolta in acqua e fatta bere con la forza.
«È possibile, ha fondamento. Ma non mi spingo a dire che sia senz’altro avvenuto questo: non voglio turbare le indagini dei magistrati, né insinuare dubbi sull’operato di colleghi. Ci sono tanti aspetti, tuttavia, presenti già negli accertamenti di primo grado, che meritano una rilettura attenta».
Le sue perizie hanno portato, mesi fa, a riaprire l’indagine sulla morte del calciatore Denis Bergamini, classificata per anni come suicidio. Il medico legale permetterà di scoprire cosa è accaduto realmente anche per Pantani?
«Non spetta a me dirlo. Io ho guidato un nucleo tecnico e scientifico, che ha svolto una perizia dettagliata e puntuale. Questa è l’unica verità al momento. Ora tocca al pm valutarne l’attendibilità e sottoporla alle verifiche opportune. Oltre questo non mi spingo, non gioco a fare ilcoroner da fiction tv».
Ultima domanda: avete lavorato solo sulle documentazioni già agli atti o, come parrebbe, con nuovi test?
«Mi permette di non rispondere? Ho già detto troppo. E con la meraviglia di trovare già diffusi tanti dettagli significativi, su una cosa ancora secretata».