Cesenatico, in mare la piattaforma gigante che arriva al cielo. Le foto

Si vede dalla spiaggia. Farà manutenzione e cercherà il metano. Il sindaco Buda: "Non ci saranno nuovi impianti" FOTO In mezzo al mare

Una foto pubblicata sul gruppo Facebook ‘Sei di Cesenatico se...’, scattata da Luca Zaccheroni

Una foto pubblicata sul gruppo Facebook ‘Sei di Cesenatico se...’, scattata da Luca Zaccheroni

Cesena, 2 febbraio 2016 - Tutti in mare a guardare il gigante d’acciaio (foto). Da quando è arrivato nelle acque antistanti la spiaggia di Cesenatico, in città non si parla d’altro. Del resto le discussioni e le polemiche dei giorni scorsi sulle trivelle in Adriatico, hanno concentrato parecchia attenzione sui pozzi dove si estrae gas metano, così l’arrivo del «gigante» tra la giornata di sabato e domenica, ha attirato l’attenzione. 

Il soggetto in questione è una piattaforma mobile. Il suo nome è Key Manhattan, è in grado di spostarsi autonomamente su quattro zampe anch’esse d’acciaio e proviene dal porto di Ancona. E’ un colosso impiegato in alto mare ed appartiene a una ditta a cui l’Eni ha dato incarico di compiere dei lavori di manutenzione e dei sondaggi. Tra i tanti che si sono fermati sulla riva ad osservare l’imponente struttura, c’è anche chi ha espresso serie preoccupazioni, specie attraverso Facebook. 

Del resto l’occhio spesso può anche ingannare e c’è persino chi ha telefonato dicendo che hanno installato un pozzo metanifero a cento metri dalla spiaggia. Nulla di tutto questo. Il Key Manhattan, infatti, rimorchiato da una grossa imbarcazione, è posizionato nell’area del pozzo esistenze «Morena I», il più vicino di quelli presenti al largo della costa cesenaticense, ma pur sempre distante circa 4 miglia marine, corrispondenti ad oltre 7 chilometri.

Si trova in una zona delimitata all’interno di un’area che è già in concessione da vent’anni, quindi non è un nuovo permesso, così come non può essere un nuovo pozzo, in quanto non sono state autorizzate nuove trivellazioni. Nuovi pozzi possono essere infatti autorizzati soltanto dallo Stato attraverso il Ministero dello sviluppo economico attraverso l’Ulmig, l’Unità nazionale mineraria idrocarburi e georisorse, oltre al benestare della Capitaneria di porto. 

La piattaforma giunta a Cesenatico, come previsto dalle autorizzazioni, viene dunque impiegata soltanto per manutenzioni e sondaggi. Sulla questione è intervenuto il sindaco Roberto Buda, confermando che non saranno effettuati nuovi impianti: «Ho incontrato i funzionari dell’Eni a dicembre, assicurandomi che nel nostro territorio non saranno aperti nuovi pozzi in alto mare. Gli unici lavori riguardano la manutenzione straordinaria di una piattaforma già esistente, dove saranno eseguiti lavori al pozzo, che da anni è chiuso. Saranno possibili lavori anche alle tubazioni collegate alla piattaforma, ma sempre di manutenzione». 

Allo stato attuale i lavori della Key Manhattan devono ancora iniziare, in quanto deve essere completato l’iter autorizzativo. Il «gigante», dunque, deve aspettare. Una volta iniziati, i lavori si concluderanno entro 50 giorni. Oltre alle manutenzioni sono previste quelle che in termini tecnici sono definite ispezioni prospettiche, cioè delle ricerche per stabilire se, sempre all’interno dell’area già autorizzata e in concessione, ci sono altre sacche di gas metano, per poi andarlo ad estrarre. Ma prima occorrono sempre le autorizzazioni.