Libera Cesena resta in silenzio. Casali subentra a Zoffoli

Cambia il capogruppo. "Nessuna sconfessione, ma ora si apre una fase nuova"

Marco Casali, consigliere comunale di Libera Cesena in quota a Forza Italia

Marco Casali, consigliere comunale di Libera Cesena in quota a Forza Italia

Cesena, 7 gennaio 2017 – Libera Cesena resta sull’Aventino e proseguirà il silenzio istituzionale, ma la notizia vera è un’altra: Gilberto Zoffoli, candidato sindaco di Libera Cesena, lascia l’incarico di capogruppo a Marco Casali.

«Si apre una fase diversa negli assetti del gruppo consiliare - annuncia a sorpresa il nuovo capogruppo Casali -. Gilberto cede la guida a me: una decisione maturata con molta serenità nel nostro gruppo, nella consapevolezza si è chiusa una fase e se ne apre un’altra. Il punto di discrimine è stata la conferenza stampa di fine anno del sindaco Paolo Lucchi da cui abbiamo capito definitivamente che nulla era cambiato nell’atteggiamento del Pd, nonostante le nostre ripetute richieste. Allora abbiamo deciso di proseguire con il silenzio istituzionale e nuove forme di protesta e sensibilizzazione anche extra-consiliari».

Il vostro comitato politico ha in pratica sfiduciato Zoffoli, il quale aveva dichiarato al Carlino che il gruppo Libera Cesena sarebbe tornato a prendere parola in consiglio dalla prossima seduta del 26 gennaio?

«No, nessuna sfiducia. Le dichiarazioni di Zoffoli erano antecedenti alla conferenza di Lucchi in cui non sono scaturite né la revisione delle deleghe all’assessorato Dionigi né alcun correttivo per quanto concerne la gestione dei quartieri. Avevamo annunciato il ritorno in consiglio comunale con l’intento poi di portare in quella sede istituzionale i due temi su cui tutti i consiglieri dell’opposizione convergono. Ma di fronte alla sordità di Lucchi e del Pd non potevamo che agire come abbiamo fatto».

Proseguite muro contro muro col Pd?

«Per due anni e mezzo il nostro gruppo ha operato in maniera costruttiva e dialogante ma questa linea non ha pagato, perché giunta e gruppo consiliare del Pd sono stati sordi ad ogni istanza. Adesso si volta pagina e si cambia musica. Gilberto ha svolto un lavoro egregio ed è d’accordo sulla nuova linea, altrimenti si sarebbe dimesso da consigliere o avrebbe riparato nel gruppo misto, come si fa in questi casi. Invece è con noi: Libera Cesena è una squadra affiatata di amici. In questa fase nuova serve però un nuovo interprete della linea intrapresa, ma il gruppo resta coeso».

Serve un falco e non più una colomba?

«Lasciamo stare: serve un’opposizione sempre più forte contro questo modo di governare».

Su quali punti proseguirà la vostra battaglia?

«Trasparenza, per il caso Dionigi, e partecipazione, per la questione quartieri. Due temi cruciali per i quali è necessario continuare nella forma di protesta ideata da Libera Cesena e appoggiata anche dalle altre opposizioni. Finora non c’è stato spazio per il ragionamento. Torniamo dunque a silenziarci in consiglio in attesa che qualcuno, a questo punto non Lucchi, capisca la gravità della situazione per una città che è diventata ostaggio di un sindaco e il cui dibattito politico è prigioniero delle attività societarie di un assessore».

Abbiamo contattato come era doveroso anche l’ormai ex capogruppo Gilberto Zoffoli, per raccogliere le sue impressioni e il suo stato d’animo, ma ha preferito tacere indirizzandoci per ogni chiarimento al nuovo capogruppo Casali. Ieri comunque Zoffoli si è dimesso da consigliere dell’Unione dei comuni Valle Savio, un chiaro segnale del suo passo indietro rispetto allo schieramento politico che ha sfiduciato la sua linea.