Libera Cesena, "Basta col silenzio istituzionale"

Zoffoli annuncia: "Torneremo a prendere la parola nel prossimo consiglio comunale"

Il capogruppo Libera Cesena Zoffoli durante l’intervento al controconsiglio del 22 dicembre

Il capogruppo Libera Cesena Zoffoli durante l’intervento al controconsiglio del 22 dicembre

Cesena, 27 dicembre 2016 - «NEL PROSSIMO consiglio comunale noi di Libera Cesena torneremo a prendere la parola, ma non dovrà essere più tutto come prima. Ci aspettiamo un atto formale della giunta, in cui si riconosca la necessità di un modo diverso di rapportarsi con l’opposizione. Credo che ci saranno mozioni delle opposizioni per riportare nell’alveo del consiglio ciò che è emerso dalle nostre iniziative, partendo dalle istanze della partecipazione e della trasparenza. Di certo è necessario un chiarimento istituzionale nella sede deputata, il consiglio comunale, e il Pd dovrà dimostrare che non gli sono scivolate addosso le nostre richieste».

Così il capogruppo di Libera Cesena Gilberto Zoffoli annuncia che il primo consiglio comunale del’anno rivedrà i consiglieri di opposizione sugli scranni e, soprattutto, con la parola.

Si passa dunque a una fase nuova?

«Lo auspichiamo, non dipende da noi, ma dall’altra parte in causa. Ma nel contempo siamo intenzionati a dare seguito, in modalità che dovremo approntare, all’iniziativa del controconsiglio con tutte le altre forze partitiche non rappresentate in consiglio e i comitati. Il nostro silenzio istituzionale è divenuto assordante, vista anche l’eco che ha ottenuto la nostra protesta contro l’autoreferenzialità della giunta e del gruppo consiliare Pd».

Ci sono stati ammiccamenti e incontri con il capogruppo del Pd Ceccaroni e il sindaco Lucchi?

«Come entrambi ci siamo parlati. Col capogruppo del Pd è stato più difficile capirci e trovare un punto d’incontro, credo comunque che a chi amministra e al Pd sia giunto chiaro il messaggio che bisogna cambiare registro e ci attendiamo segnali di novità, nell’atteggiamento, fin dal prossimo consiglio comunale. Le ragioni che ci hanno portato alla protesta restano valide e le ribadiremo dentro il consiglio».

Lucchi ha detto di provare stima e affetto per lei, mentre ha rimbrottato le altre opposizioni.

«Non stiamo parlando di rapporti personali, ma di questioni politiche. Il controconsiglio ha dimostrato che che tanta parte delle forze politiche e dei comitati cittadini non condividono il modo di governare la città troppo autoreferenziale del Pd. Mi ha colpito, ad esempio, la rivolta in atto nei partiti di sinistra nei confronti del Pd».

Per capire meglio come avverrà il vostro rientro, che consiglio comunale vi aspettate che sia il prossimo?

«Un consiglio non di ordinaria amministrazione, che riparta dalle ragioni che ci hanno indotto allo strappo confrontandosi sulle istanze alle base prima del silenzio poi del controconsiglio. Mi aspetto un Pd diverso rispetto a prima e capace di dimostrarlo subito».

Tanti, però, vorrebbero proseguire l’esperienza del controconsiglio.

«Ribadisco che quel tipo di esperienza può avere un seguito. Bisogna trovare il modo più idoneo: è stata un’esperienza importante per il risveglio politico di questa città».