Provincia, ecco il nuovo presidente: la proclamazione di Drei

Il sindaco di Forlì assumerà la carica. Succede a Massimo Bulbi

Davide Drei

Davide Drei

Cesena, 13 ottobre 2014 - Davide Drei, sindaco di Forlì e candidato unico, oggi sarà proclamato presidente della Provincia di Forlì-Cesena. Ma come farà a coprire entrambe le cariche?

«Fare il sindaco di Forlì sarà comunque la mia principale attività. La Provincia che guiderò sarà uno strumento nuovo: non sono previsti assessori, perciò farò un patto con i consiglieri».

Cioè?

«Assegnerò a loro delle deleghe».

Quali?

«Prima vediamo chi sarà eletto».

Sta dicendo che l’operatività toccherà non a lei ma ai consiglieri?

«Anch’io dedicherò parte del mio tempo alla Provincia. Ma governare due enti sarebbe impossibile senza un aiuto. Penso ai sindaci, alcuni dei quali diventeranno consiglieri provinciali».

‘Premierà’ solo il Pd o spartirà le deleghe con l’opposizione?

«Guarderò le persone. Non escludo di scegliere anche qualcuno di centrodestra».

Però sembra una doppia funzione difficile da gestire. Scusi, quali sono i vantaggi?

«Proprio perché i nuovi amministratori saranno anche sindaci, avremo in Provincia persone che toccano con mano i problemi. Penso alla burocrazia tra i due enti: dovremo far lavorare insieme tecnici comunali e tecnici provinciali».

Una Provincia così è un doppione dell’unione dei 15 comuni. Di cui lei è già presidente.

«Abbiamo competenze diverse».

Lei cancellerebbe la parola ‘provincia’ dalla Costituzione? In altre parole: l’ente che lei da oggi guida andrebbe abolito?

«Dico che così com’è adesso non ha senso. Bisogna che il governo chiarisca al più presto chi fa cosa e con quali risorse. Ma è la Romagna che andrebbe governata, non tanto Forlì-Cesena».

Da oggi è seduto anche sulla poltrona di piazza Morgagni. Qual è la priorità?

«Il collegamento digitale tra le amministrazioni per abbattere la burocrazia. Poi le scuole».

Alcuni istituti superiori cadono a pezzi. Promette di rimetterli a posto?

«Voglio farlo».

Pensa di accorpare istituti diversi nello stesso edificio?

«Vanno studiate soluzioni di questo tipo».

Lei avrà pochissimi soldi.

«Vero. E ha ragione Bulbi quando dice che non ci sono più nemmeno per spalare la neve. Ma non può scaricarne la responsabilità sui comuni».

E come farà? Più multe con gli autovelox?

«Ah no. Gli autovelox non vanno mai usati per fare cassa».

Sta dicendo che questo è ciò che è successo?

«Dove sono stati installati hanno indubbiamente una funzione di prevenzione, ma di fatto sono una componente del bilancio. Questo va superato».

Proporrà al prefetto di spegnerli?

«Non conosco ancora benissimo la situazione: no, se effettivamente contribuiscono alla sicurezza. Ma di sicuro non ne monteremo di nuovi».

Chiuderà la sede della Provincia a Cesena?

«Ne parlerò con i cesenati».

Taglierà il personale?

«Al momento sono in atto dei prepensionamenti. Dovremo riorganizzarci, penso anche a una mobilità tra enti. Ma non ci saranno tagli nè disoccupati».

Chi va in pensione non sarà sostituito?

«Purtroppo no. Questo però è un problema che abbiamo anche in Comune».