Cesena, 14 novembre 2011 - Nei due grandi movimenti verso le unificazioni dei Comuni del Cesenate, uno rischia di deragliare ancora prima di raggiungere l’obiettivo: quello che riguarda Gambettola, Longiano e Montiano. O almeno pare che il più piccolo dei protagonisti, cioè Montiano coi suoi 1700 abitanti il comune meno popolato ma esteso su un vasto territorio collinare, sembra avere cambiato idea. Dei tre sindaci, Fabio Molari di Montiano infatti era dall’inizio quello più perplesso: «Voglio mantenere l’identità del mio ‘comunello’ e non ‘creare un doppione’».

La contrarietà dei due colleghi Sandro Pascucci di Longiano e soprattutto di Iader Garavina di Gambettola si vede dipinta nel loro volto quando danno la notizia che lo studio di fattibilità della società Poleis attende, per essere concluso, solo alcuni dati che Montiano sembra non voler fornire. In verità una bozza del progetto sarebbe già arrivata sulle scrivanie dei primi cittadini con un corposo fascicolo intitolato ‘studio di fattibilità per la costituzione di una unione di Comuni’. Ed è proprio questa dicitura che ha indispettito Molari, il sindaco maestro che invece vorrebbe andare verso una ‘associazione di servizi’ mantenendo, per così dire, la potestà sul proprio ente locale.

Fattostà che il suo fax di risposta alla convocazione di un incontro, nei due ‘comuni fidanzati’ è arrivato quasi come un fulmine a ciel sereno: «Cari colleghi, stiamo valutando decisioni diverse, per cui all’incontro di martedì (nella scorsa settimana, ndr.) non ci saremo e lo consideriamo rinviato a data da destinarsi». Ce n’è a sufficienza per irritare i colleghi che cercano inutilmente di raggiungere telefonicamente il sindaco ribelle. Dunque salta tutto? «No, andremo avanti lo stesso — rispondono ‘in coro’ Pascucci e Garavina —. Il percorso prosegue: avremo un unico ufficio tecnico e urbanistico (con un dirigente) che avrà sede a Gambettola. A Budrio nell’ex scuola elementare lungo la via Emilia avremo invece la sede della polizia municipale (ora ci sono 7 agenti in servizio a Gambettola e 3 a Longiano). In questo modo potremo garantire due turni al giorno. Immetteremo in rete anche biblioteche e i servizi culturali. Non possiamo continuare a dire che si deve risparmiare solo a Roma. Dobbiamo fare ognuno la nostra parte. E con l’unificazione dagli attuali nove capi settore potremo passare a 5. Se Montiano ha cambiato idea ci dispiace, ma noi invece tireremo diritti, a costo di perdere il finanziamenti promesso dalla Regione per lo studio di fattibilità. Comunque sia, Montiano dovrà decidere con chi stare. Vorrà dire — concludono i sindaci con una battuta — che quel comune finirà per fare il quartiere di Calisese, che poi è un quartiere di Cesena, ma che ha due volte e mezzo la popolazione di Montiano».