Cesena, 22 aprile 2014 - I cacciatori di gabbiani tornano in campo a Cesena. La giunta comunale ha infatti deliberato l’incarico ad Oasi Costiera, per le azioni di contenimento delle nascite di gabbiano reale. Sono stimate oltre 400 coppie di gabbiano reale, che hanno nidificato sui tetti e i cornicioni di Cesenatico nella passata stagione. Si tratta di una presenza molto invasiva, che crea problemi per i rumori e per le deiezioni che corrodono i canali di gronda e danneggiano le tende.

Il direttore di Oasi Costiera Sandro Brina, in questi giorni ha iniziato il lavoro e annuncia importanti novità: «Quest’anno sarà fatta esclusivamente un’azione di contenimento sulle uova, quindi non saranno prelevati i pulli come avveniva nella passata stagione, ma si agirà soltanto in questo periodo di cova. Io ed altri due collaboratori abbiamo formato una squadra specializzata che interviene su chiamata dei cittadini». Il piano di contenimento della popolazione di gabbiano reale, animale che nei nostri cieli non ha un predatore naturale e quindi è in cima alla catena alimentare, è stato approvato dalla Provincia di Forlì-Cesena e dal Comune.

I cittadini che desiderano un intervento perché sono ‘invasi’ dai gabbiani, possono rivolgersi all’Urp, presso la sede municipale del palazzo di via Moretti, alla centrale della polizia municipale, oppure possono contattare direttamente Sandro Brina al 339-8097151. E’ un servizio completamente gratuito per i cittadini. Il comune ha deliberato un impegno di spesa di 5mila euro per il 2014, che sarà così suddiviso: 2.500 per la ricerca affidata alla sede di Cesenatico della facoltà di Medicina veterinaria, dove la veterinaria e biologa Patrizia Serratore compie delle analisi sulle feci dei gabbiani per verificare la presenza di tossine pericolose per l’uomo. Gli altri 2.500 sono spesi per rimborsare i due operatori ciascuno con mille euro, e 500 euro per le spese inerenti il materiale che occorre per eseguire gli interventi, mentre Sandro Brina non percepisce denaro.

Bina e il suo staff stanno monitorando i siti dove i gabbiani hanno nidificato nella passata stagione, sulla scorta di una mappa meticolosamente redatta la scorsa estate. Oasi Costiera è convinta di centrare il risultato nel contenimento degli esemplari di gabbiano reale, anche se vi sono alcuni punti critici, come ad esempio le case estive, che attualmente non sono abitate dai turisti e quindi nessuno può chiamare per richiedere gli interventi. Anche su questo versante i volontari stanno trovando una soluzione. Riguardo gli interventi, Oasi Costiera tiene a sottolineare che non vengono utilizzati metodi cruenti, nessun animale viene ferito o ucciso.

Giacomo Mascellani