I rapinatori? "Persone perbene"

Insospettabili sfoderano un cutter e arraffano 28mila euro

I carabinieri davanti alla filiale della Banca di Cesena rapinata (foto Luca Ravaglia)

I carabinieri davanti alla filiale della Banca di Cesena rapinata (foto Luca Ravaglia)

Cesena, 25 aprile 2015 - Viso pulito, occhiali da persona raffinata e cutter in mano.

Ieri pomeriggio intorno alle 15 tre uomini hanno rapinato la filiale di via Savio della Banca di Cesena, sottraendo circa 28.000 euro e dileguandosi in fretta dopo aver rinchiuso in un bagno i dipendenti e i clienti che si trovavano all’interno dell’istituto di credito.

Da una prima ricostruzione effettuata dai carabinieri di Cesena che si stanno occupando delle indagini, due dei tre rapinatori sarebbero entrati in azione a volto scoperto, indossando semplicemente un paio di occhiali da vista su un viso da ‘persona perbene’, come avrebbero raccontato i testimoni agli investigatori. Il terzo uomo invece evidentemente era più preoccupato di poter incorrere in un eventuale riconoscimento, visto che si è unito agli altri indossando una calza sul volto. Pare che tutti fossero cittadini italiani.

Durante i concitati momenti della rapina, nelle mani di uno dei tre intrusi sarebbe comparso un cutter, utilizzato come minaccia per intimare ordini a chi stava dall’altra parte del bancone. I due dipendenti al lavoro hanno così eseguito le richieste, consentendo ai rapinatori di mettere le mani sia sulla cassaforte che sul distributore bancomat e di arraffare complessivamente circa 28.000 euro.

In quel momento all’interno dei locali erano presenti altre due persone, clienti della banca: per non correre il rischio di essere seguiti e soprattutto per ricavarsi più tempo per la fuga, i rapinatori hanno chiuso sia i dipendenti che i clienti all’interno del bagno, dopo di che si sono velocemente dileguati dalla zona.

Appena sono riusciti a liberarsi, i testimoni si sono affrettati a chiedere aiuto alle forze dell’ordine: delle indagini si stanno attualmente occupando i carabinieri, alla ricerca di eventuali tracce lasciate sul luogo della rapina, a partire ovviamente dalle immagini delle telecamere di sicurezza.