Referendum trivelle, l'appello di 7 sindaci

Lucchi e altri sei primi cittadini: "Sono dannose per il territorio, votate sì" VIDEO Perchè votare sì o no? La risposta in 2 minuti

CANTIERE La piattaforma installata nei mesi scorsi sull’impianto dell’Eni di Cesenatico ed ora rimossa

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Cesena, 13 aprile 2016 - Un gruppo di sindaci del comprensorio cesenate, con Paolo Lucchi in testa, scende in campo per il ‘sì’ nel referendum sulle trivelle. Mentre il governo e il Pd si schierano per l’astensione col proposito di far fallire la consultazione, i sindaci si dichiarano favorevoli al blocco delle estrazioni di gas e petrolio entro dodici miglia dalla costa. La ‘squadra è composta’ da Marco Baccini (Bagno di Romagna), Ermes Battistini (Longiano), Luciana Garbuglia (San Mauro Pascoli), Paolo Lucchi (Cesena), Fabio Molari (Montiano), Monica Rossi (Mercato Saraceno) e Roberto Sanulli (Gambettola).

«Il 17 aprile – scrivono nell’appello – gli italiani saranno chiamati a votare ad un referendum che riguarda la possibilità di effettuare trivellazioni di ricerca di idrocarburi entro le 12 miglia dalla costa. Innanzitutto è importante recarsi alle urne ed esprimere la propria preferenza: il momento elettorale è la massima espressione della democrazia. Sul merito del quesito referendario, noi riteniamo sia opportuno fermare questa possibilità di trivellazione: per questo ci recheremo alle urne e voteremo si’. Siamo infatti convinti che il nostro territorio non necessiti affatto di nuove trivellazioni: si tratta di attività che non hanno ricadute economiche sulle nostre comunità, mentre impattano negativamente su tutti i settori – quali turismo, ambiente, green economy, benessere – su cui la Romagna sta puntando da tempo, e per cui in tutto il mondo viene riconosciuta come territorio la cui qualità della vita è molto elevata. Riteniamo che il nostro territorio debba dare un segnale chiaro: le direttrici di un nuovo sviluppo non passano certo per l’estrazione in mare degli idrocarburi, ma devono basarsi sul principio della sostenibilità. Per questi motivi, il 17 aprile ci recheremo ai seggi e voteremo si’ al referendum».

Intanto anche Assoturismo-Confcommercio regionale si è schierata per il sì, ribadendo la contrarietà alle estrazioni sottocosta e la necessità di tutelare l’ambiente e il turismo.