Le ricerche sono state condotte dai vigili del fuoco
Cesena, 31 agosto 2015 - Pensavano si fosse perso nei boschi del Monte Comero nella zona di ‘Pozzo di Sopra’ nei pressi di Alfero di Verghereto per cercare i funghi, invece si era tolto la vita in un capannone sempre in quella zona. Così sono scattate per ore ricerche che hanno coinvolto una trentina di persone, cani specializzati ed elicottero compresi. Infatti un cesenate di 72 anni, ancora attivo nel proprio lavoro, ieri mattina alle 8 aveva detto ai familiari che sarebbe andato a caccia di boleti allontanandosi in auto verso Verghereto.
Nel primo pomeriggio i congiunti, non vedendolo tornare, preoccupati avevano dato l’allarme. L’uomo non aveva il telefonino, pensavano avesse accusato un’amnesia e si fosse perso nei boschi. Così è stato dato l’allarme ai carabinieri, subito sono state diramate le ricerche diventate massicce quando a metà di ieri pomeriggio nella zona del podere ‘il Pozzo’ è stata trovata la vettura blu dell’uomo, all’interno un biglietto con scritto: «Sono andato a Pozzo di Sopra (quota 1046 metri)». Nel pezzetto di carta non c’erano altre motivazioni, i familiari mai avrebbero immaginato che il congiunto avesse raggiunto quei luoghi da lui ben conosciuti per farla finita. Così l’idea che si fosse perso nei boschi aveva preso piede facendo scattare il piano emergenza persone scomparse.
Inizialmente sono entrati in azione una quindicina di uomini tra carabinieri di Verghereto e volontari del Soccorso Alpino Monte Falco-Monte Falterona (Santa Sofia-Forlì/Cesena), rinforzati presto dai vigili del fuoco, dalla protezione civile, dalla Croce Rossa e dal Corpo Forestale dello Stato. Utilizzati pure cani specializzati nella ricerca persone e un elicottero. Insomma un movimento nutrito di soccorritori, almeno una trentina di unità. Si cercava nei boschi di Pozzo di Sopra, nel vasto comparto montuoso del Comero, ma mai si sarebbe pensato quello che invece è accaduto. L’uomo è stato trovato senza vita sì nella zona dove lo hanno cercato per alcune ore ma non tra i boschi. Ha scelto di farla finita in un capannone. Non si conoscono le motivazioni, sul biglietto infatti c’era annotato soltanto che era a Pozzo di Sopra, nessuna altra indicazione. I familiari sono rimasti sbigottiti, increduli, mai avrebbero pensato a un gesto tragico e disperato.