Mercoledì 24 Aprile 2024

Arrivano le Sentinelle: veglia in piazza del Popolo

Il movimento ultra cattolico a Cesena il 7 febbraio

Una manifestazione delle sentinelle in piedi (Foto Frasca)

Una manifestazione delle sentinelle in piedi (Foto Frasca)

Cesena, 30 gennaio 2015 - In piazza, con un libro in mano fissando il Comune. Sono le Sentinelle in piedi e il prossimo 7 febbraio saranno in piazza del Popolo, a Cesena, per esprime il dissenso verso il disegno di legge, quello del deputato Pd Ivan Scalfarotto, contro l’omofobia. Stanno riempiendo le piazze italiane come sagome silenziose, in carne e ossa, per dire il loro no: veglia silenziosa, ma animi rumorosi.

«No all'ideologia gender (quella che alla sessualità come dato naturale sostituisce la sessualità come dato di libertà), no al ddl Scalfarotto, no ai matrimoni gay». Chi parla è il portavoce – anonimo, dice, per non chiare ragioni di sicurezza e riservatezza – di Cesena. «Saremo in piazza, sperando che le istituzioni, come successo in altre città, non ci facciano cambiare posizione». Chi parla è un giovane cesenate pronto alla manifestazione. Si arriva in piazza e si occupa uno spazio vitale di due metri. Perché due metri l’uno dall’altro? Per non dover chiedere l’occupazione di suolo pubblico e per stare in silenzio. Con un libro in mano. Chiunque è invitato a portare il volume che preferisce. Lo scopo è mostrare alla piazza, alla gente, nel momento forse di maggiore affluenza (il sabato pomeriggio, in pieno centro), la libertà di esprimersi. «Il libro in mano perché siamo persone che si informano e si formano continuamente».

In piedi, come sentinelle guardiane del loro pensiero, per un’ora esatta. A Forlì il 13 dicembre scorso il gruppo – che si contatta via social network o tramite inviti privati – aveva organizzato la «veglia su quanto accade nella società» per denunciare «il modo in cui si cerca di distruggere l’uomo e la civiltà». Sono gruppi informali che si ritrovano per protestare contro il progetto di legge anti omofobia. Spaventati, silenziosamente arrabbiati e contrari all’adozione da parte di coppie omosessuali, fecondazione eterologa e unioni civili.

«Scendiamo in piazza per difendere la famiglia tradizionale». Si definiscono apartitici e apolitici. Qualche analista li ha definiti antesignani di una nuova destra. Sta di fatto che in alcune città si sono verificati momenti di tensione tra sentinelle – mentalmente allenate per evitare provocazioni – e gruppi di oppositori al nuovo movimento. Come «formazione permanente» le Sentinelle in piedi hanno scelto la lettura condivisa. I social network brulicano di commenti e prese di posizione. Quello che emerge, al netto di quello che dirà il futuro sulla crescita del movimento è la genesi di un gruppo che si sta espandendo a macchia di leopardo in tutta Italia. Pure a Cesena, il prossimo 7 febbraio.