Ordinanza di sgombero per il centro islamico. La replica: "Allora dateci un altro posto"

Savignano, la decisione del sindaco: "Locali non idonei ad associazioni"

Ahmed Harroud davanti allo stabile acquistato per l’associazione

Ahmed Harroud davanti allo stabile acquistato per l’associazione

Cesena, 10 luglio 2015 - L'associazione La Pace, che raggruppa molti islamici del Rubicone, dovrà traslocare. Il sindaco di Savignano Filippo Giovannini ha infatti emesso una ordinanza di sgombero dei locali in via Pertini nel comparto ‘Il Sole’, all’interno del centro commerciale ‘La Fornace’ di Savignano. Quindici giorni fa si cominciò a parlare della nascita di una moschea in un locale di circa 550 mq frequentato da musulmani proprio in via Pertini. Il Comune il 24 giugno dispose un primo sopralluogo. «Ai nostri tecnici comunali è risultato che non erano stati fatti lavori in muratura di alcun tipo nell’immobile in previsione di vendita – spiega il sindaco Filippo Giovannini –. Hanno appurato invece che il locale è utilizzato in assenza di titolo abilitativo e delle necessarie opere impiantistiche, murarie che ne rendono idoneo l’uso per qualunque tipo di destinazione. Quel locale così come è ora non può essere utilizzato per nessun tipo di attività. Ha una destinazione d’uso direzionale e artigianale di servizio. Entrambe queste attività previste dalle norme di piano non ne prevedono l’utilizzo come centro culturale e luogo di culto. Quel centro commerciale era nato con l’obiettivo specifico di dotare la nuova zona di espansione residenziale, di un centro per il commercio e gli uffici. Pertanto – sottolinea il primo cittadino – l’amministrazione comunale non considera opportuno come destinazione possibile l’attività culturale e associativa e tantomeno la nascita di un centro di culto. Se arrivasse la richiesta di cambio di destinazione d’uso, diremo di no».

Sconcertato Ahmed Harroud vice presidente dell’associazione La Pace che raggruppa molti islamici del Rubicone: «Nessuno ci ha avvisati di questa decisione. Non capisco e non comprendo la decisione del sindaco dato che questa non è una moschea. Abbiamo preso questo immobile per farne un centro culturale dove trovarci tutti, uomini, donne e bambini, fare doposcuola, incontri interculturali, anche con altri centri e associazioni pure non islamiche, per fare manifestazioni a scopo benefico. Non era nostra intenzione farne una moschea. E adesso come faremo e dove andremo quando vogliamo trovarci tutti insieme? Chiediamo al sindaco un posto dove ritrovarci, visto che questo immobile che abbiamo comprato non va bene. E’ un fatto gravissimo – sottolinea – l’esclusione della comunità islamica dalla vita sociale e uno schiaffo durissimo alla intelligenza delle persone comuni».

Mauro Frisoni capogruppo in consiglio comunale a Savignano del M5S afferma che il sindaco ha finalmente preso in mano la situazione e ha deciso di passare ai fatti: «Come sempre, questa amministrazione ha totale mancanza di dialogo e trasparenza verso i suoi cittadini che apprendono le notizie a cose fatte». Veniero Pasolini segretario della Lega Nord esprime apprezzamento per l’ordinanza: «Il sindaco ha preso una decisione giusta. Visto che da tempo si sapeva di questo ritrovo di preghiera dei musulmani, poteva anche intervenire prima».