Con un sms alla mamma fa acciuffare i ladri

Un 22enne sente la banda scassinare la porta e chiede aiuto così. Due arresti

La polizia di Cesena

La polizia di Cesena

Cesena, 23 agosto 2015 - Un occhio chiuso e l’altro quasi. Il sabato mattina tipo, per un 22enne di Cesena, a fine agosto, teoricamente dovrebbe essere inno alla gioia del dolce far nulla. Invece in via Garampa, zona Osservanza, quel sabato mattina di agosto, cioè ieri, la quiete del dopo venerdì notte è squassata sul più bello: «Mamma, c’è un ladro in casa».

Sono le 9.30 quando il giovane cesenate si accorge dalla finestra della sua camera da letto che qualcuno sta armeggiando con la porta di casa. La sagoma si staglia in controluce di un sabato mattina che dovrebbe essere sereno come il weekend che attende un ventenne in agosto. Il ragazzo si accorge che non è un sogno ma la realtà: i ladri stanno cercando di entrare in casa nel cuore della mattinata. In casa è solo, la madre è uscita a fare la spesa.

I banditi sanno lavorare con la materia più preziosa che esiste in questo mondo, il tempo. In pochi secondi uno di questi entra in casa. Che fare? Domanda topica in questi scampoli di cronaca nera in divenire. Fare finta di dormire? Gettarsi a corpo morto, da eroi, contro gli invasori della quiete domestica? Il giovane è lucido e non fa rumore con scenate di panico al telefono. Invia un sms alla madre che, in pochi istanti, chiama la polizia.

La storia del sabato mattina si svolge in un pugno di minuti. Gli agenti del commissariato di Cesena piombano sul posto mentre i ladri stanno uscendo dalla casa. In tasca non hanno nulla, forse si sono accorti della presenza di qualcuno e si sono precipitati fuori. Quando escono si trovano la pantera della polizia che sfreccia verso di loro. Ne nasce un inseguimento che si allunga per qualche chilometro nel cuore della città. La polizia riesce a fermare due uomini, mentre un terzo componente della banda riesce a dileguarsi nel traffico del sabato mattina.

I due uomini acciuffati sono stati arrestati in flagranza di reato e domani mattina saranno davanti al giudice per la direttissima. Da quel che trapela i componenti della spedizione sono arrivati in città dal Piemonte, sono italiani e gravitano su un campo nomadi alle porte di una città del Nord Italia.