Cesena 11 settembre 2012 - E' tornato e nel primo pomeriggio è stato presentato nello stadio dove ha portato il Cesena dalla C1 in A in due stagioni. Pierpaolo Bisoli (contratto biennale) è stato subito categorico: «Questo posto è come casa mia, da oggi si riparte con lo stesso entusiasmo di quando ci siamo conosciuti per la prima volta». Sul compito che lo aspetta è stato chiaro: «Serve pazienza, i maghi non esistono ma voglio creare un clima festoso per chi va allo stadio. Ho parlato ai giocatori, li ho visti desiderosi di riscatto. Cercheremo subito di sistemare la difesa». Non ha parlato di mercato: «Voglio valutare i ragazzi, questa squadra ha dei valori» e ha parlato del futuro: «Non mi aspettavo di essere chiamato dal presidente. Ho firmato un biennale ma spero di restare qui almeno quattro anni». Con lui nello staff il vice Michele Tardioli, il preparatore atletico Riccardo Ragnacci e il preparatore dei portieri Roberto Bocchino.

Il presidente Igor Campedelli ha minimizzato le differenze di vedute avute in passato col tecnico («tra noi mai cattivi rapporti») e commentato la scelta esonerare il fratello Nicola: «Una decisione inevitabile nell'interesse della squadra. Quel progetto grandemente meditato non è riuscito ma non permetto a nessuno di ridurlo a una barzelletta di famiglia. Noi a Bisoli non chiediamo obiettivi particolari ma di dare il massimo e di fare crescere il gruppo».

Nota stonata della conferenza stampa l'attacco dai toni duri del vicepresidente Luca Mancini alla stampa, senza riferimenti particolari ma puntando solo sul generale: «Non è vero che seguiamo il nostro interesse personale, affatto. E' un momento economico delicato per il Paese, chi dice certe cose si deve vergognare: i soldi nel calcio si rimettono». Uno sfogo che ha colpito lo stesso Bisoli: "Mi dispiace, mi aspettavo un clima più festoso".