Cesena, 20 settembre 2010 - Parola d'ordine: restare coi piedi per terra. "Guardo i punti, non la classifica". Massimo Ficcadenti si gode lo spendido avvio di campionato del suo Cesena. La matricola, dopo 3 giornate, con 7 punti condivide la vetta della Serie A con l’Inter.

"Non era facile prevedere un simile rendimento, ma ci siamo meritati questi risultati", dice Ficcadenti a Radio Anch’io lo Sport. "Abbiamo una squadra con tanti giovani, tanti stranieri nuovi. C’erano tante incognite quando abbiamo cominciato a lavorare e essere primi dopo 3 giornate è un piacere. Siamo contenti di essere lì con 7 punti, anche se il nostro obiettivo rimane la salvezza", dice il tecnico dei romagnoli.

"Abbiamo cambiato molto la rosa, con 12-13 stranieri. In particolare, è cambiata la difesa", aggiunge prima di evidenziare il valore del lavoro svolto da suo predecessore.

Il Cesena ha ottenuto 2 promozioni in 2 anni sotto la guida di Pierpaolo Bisoli, attuale allenatore del Cagliari. "Bisoli ha avuto grandi meriti a Cesena. E ha grandi meriti anche la società: è giovane e non ha paura di scommettere su giocatori che altrove non vengono ritenuti all’altezza", dice Ficcadenti, che ora si prepara alla gara in programma mercoledì sul campo del Catania.

In Sicilia, il Cesena va con i galloni della capolista. "Il Catania ha fatto una grande partita a Milano. Noi cercheremo di fare la nostra gara, con attenzione tattica e con la volontà di sfruttare le nostre qualità. Certo, la classifica ci consente di essere più sereni e convinti in questo momento. Ma sappiamo che non sarà un match facile", dice l’allenatore, che sponsorizza in chiave azzurra Emanuele Giaccherini.

"Si parla di rinnovare la Nazionale con giocatori giovani. Giaccherini è poco conosciuto dal grande pubblico ma nelle prime 3 giornate ha dimostrato di avere qualità importanti. È un ragazzo che merita: se si confermerà, potrebbe essere convocato", dice Ficcadenti.

Il Cesena ha già incontrato Milan e Roma. "In questo momento sembra tutto nero per la Roma, ci sono difficoltà iniziali anche per il Milan ma i valori sono molto elevati in entrambi i casi. Mi sembra che i problemi della Roma siano legati alla condizione fisica, mentre il Milan deve trovare gli equilibri giusti", è il giudizio dell’allenatore bianconero.