Stadio Capanni blindato e semideserto. Proteste

Savignanese-Rimini, divieto ai tifosi ospiti. "Stop assurdo"

Le forze dell’ordine presidiano lo stadio

Le forze dell’ordine presidiano lo stadio

Savignano (Cesena), 8 gennaio 2017 - Uno stadio blindato ma per fortuna neppure l’ombra dei temuti scontri fra tifosi cesenati e riminesi (che comunque non potevano entrare) in occasione della partita Savignanese-Rimini (anticipo ieri della prima giornata di ritorno di Eccellenza) vinta con disinvoltura dagli ospiti 5-1. Uno stadio semideserto (duecento paganti, meno degli altri match) per una partita importante, infatti per motivi di ordine pubblico era stato vietato l’accesso allo stadio ai residenti nella provincia di Rimini.

Savignano ha vissuto un pomeriggio blindato con tanti uomini delle forze dell’ordine a vigilare per prevenire qualsiasi problema di ordine pubblico. Schierati quindi una ventina di carabinieri della Compagnia di Cesenatico e del battaglione di Bologna, tre pattuglie della Polizia Municipale dell’Unione e decine di uomini della Polizia di Stato; in totale un centinaio di tutori dell’ordine.

Una situazione anomala, mai accaduta in passato a Savignano, che ha portato anche lamentele per disagi e danni economici. Dal primo pomeriggio fino alle 17 è stato chiuso il tratto della provinciale 11 da via Euclide, prima del Seven Sporting Club per chi arrivava dalla via Emilia, fino all’incrocio per Castelvecchio. Lamentele sono arrivate da Andrea Massari gestore del bar della grande struttura sportiva Seven Sporting Club: «Abbiamo avuto dei danni in quanto coloro che venivano in piscina e in palestra dalla provincia di Rimini non sono stati fatti passare. Il sabato pomeriggio è uno dei giorni migliori per i giovani. Sono venuti anche due ragazzi riminesi ai quali erano stati regalati i biglietti ma non li hanno fatti entrare».

Chiè rimasto particolarmente colpito è stato il club di casa, la Savignanese che sperava nella presenza di un migliaio di persone, invece gli uomini della questura ne hanno calcolati fra i 200 e i 250. «Secondo noi l’ordine pubblico sarebbe stato gestibile tranquillamente anche con la presenza dei tifosi riminesi, così come è avvenuto in tutte le partite del girone di andata giocate dal Rimini - sottolinea Marco Marconi presidente della Savignanese –. Speravamo che il divieto non ci fosse in quanto per noi non ha precedenti. Il danno economico che abbiamo ricevuto è stato ingente. Abbiamo venduto duecento biglietti di ingresso, meno delle altre partite. Inoltre diversi nostri tifosi abitano al confine in territorio Riminese e non hanno potuto venire allo stadio. Se ci fossero stati i supporter del Rimini penso che ci saremmo avvicinati al migliaio di persone».

Prima che iniziasse la partita il patron del Rimini Giorgio Grassi con altri dirigenti è andato al cimitero di Savignano a rendere omaggio a Vincenzo Bellavista grande patron che qualche anno fa ha portato il Rimini prima in B poi a un passo dalla A.