Bloccati al ritorno da Lourdes: odissea in treno per i pellegrini

C’è anche una malata in barella. Il rientro nella giornata di lunedì FOTO Pellegrini bloccati in stazione

Il lungo stop obbligato, oltre nove ore, è avvenuto per fortuna presso la stazione ferroviaria di Nimes

Il lungo stop obbligato, oltre nove ore, è avvenuto per fortuna presso la stazione ferroviaria di Nimes

Cesena, 5 ottobre 2015 - «Siamo ripartiti, ora il peggio sembra passato». La telefonata più attesa è arrivata intorno alle 9.30 di ieri, dopo nove ore di sosta forzata trascorse a guardare dal finestrino del treno lo stesso immutabile panorama, quello della stazione ferroviaria francese di Nimes.

Ci sono anche otto cesenati tra i circa 2500 pellegrini italiani a bordo dei convogli delll’Unitalsi di ritorno da Lourdes e costretti a lunghe attese dettate dall’emergenza per la tragica alluvione che ha colpito la Costa Azzurra (FOTO). Erano partiti dal santuario intorno alle 18 di sabato e a questo punto il loro arrivo a Cesena è atteso oggi quando dovrebbe finalmente concludersi un viaggio interminabile al quale i nostri concittadini hanno partecipato spinti dalla fede.

Tra loro c’è anche una donna malata, che sta affrontando il lungo trasporto su una barella. «Fortunatamente è ben assistita dai suoi compagni di viaggio – ha rassicurato il presidente della sezione cesenate Altenio Benedetti, costantemente in contatto col gruppo –. Su questo genere di treni, adibiti al trasporto di pellegrini, l’assistenza sanitaria non manca. Per di più a dare una mano nelle ore di stop forzato è intervenuta anche la protezione civile francese che si è adoperata per ridurre al massimo i problemi».

Le telefonate sono state frequenti, soprattutto durante le ore in cui il treno è rimasto fermo, fortunatamente in corrispondenza di una stazione ferroviaria: «Avere un punto d’appoggio è un vantaggio importante. Se il convoglio si fosse fermato sui binari in mezzo alla campagna i passeggeri sarebbero stati costretti a non lasciare i loro posti, mentre così il trascorrere delle ore è stato più sopportabile. Fortunatamente a parte la lunghissima attesa non ci sono stati problemi».

Il primo contatto tra i passeggeri e Cesena è arrivato a notte fonda quando a bordo è stata comunicata la notizia della sosta forzata: «Siamo a Nimes, siamo fermi perché le linee che attraversano la Costa Azzurra non sono praticabili». I cesenati che si erano recati a Lourdes in questa occasione erano quattordici, ma sei di loro come mezzo di trasporto avevano scelto l’aereo e sono già rientrati. Gli altri otto sono ancora in viaggioe dovrebbero arrivare oggi.