«Vi insegno un segreto per respingere l’attacco dei ladri alle vostre case»

Un esperto artigiano mostra un trucco per ripararsi da ospiti indesiderati

Giuseppe Giletto mostra uno dei rimedi contro gli ospiti indesiderati

Giuseppe Giletto mostra uno dei rimedi contro gli ospiti indesiderati

Cesena, 20 settembre 2014 - SPESSO basta poco: una spallata alla porta o il giro di un ferretto dentro la serratura. A volte per entrare in casa un ladro impegna addirittura meno tempo di quello che serve al proprietario munito di chiave, ma nella maggior parte di questi casi per correre ai ripari è sufficiente solo qualche accorgimento in grado di far venire il mal di testa agli ospiti indesiderati, spingendoli ad alzare i tacchi e ad andarsene. Un rafforzamento della serratura, per esempio.

Le statistiche frutto di uno studio realizzato dal centro Transcrime dell’Università Cattolica di Milano a inizio anno, avevano indicato la nostra provincia come terza a livello nazionale in relazione all’aumento dei furti in appartamento, un dato allarmante indice di un radicale cambiamento degli standard di sicurezza domestica nel nostro territorio. I consigli principali sono quelli di prestare la maggior attenzione possibile alle piccole cose, dalla chiusura degli infissi, all’evitare di appoggiare mazzi di chiavi o borse in bella vista, magari in posti facili da raggiungere anche per chi si trova all’esterno dell’abitazione: certo, lasciare l’uscio aperto è un biglietto di benvenuto fin troppo esplicito, ma in molti casi anche una normale serratura non rappresenta un ostacolo difficile da superare. E allora che si fa? Si trasformano le proprie quattro mura in un bunker? Spesso basta molto meno. «Dalle nostre parti — spiega Giuseppe Giletto della Ferramenta di Porta Santi —, in circa il 70% delle abitazioni la porta d’ingresso è protetta da vecchi modelli di serrature, quelle che offrono il minor grado di sicurezza».

Che significa?

«Che anche e uno scassinatore alle prime armi riesce a entrare con facilità».

Come si può intervenire?

«Esistono diversi tipi di soluzioni che ovviamente devono essere valutate in base alle singole esigenze. Ci sono cilindri rinforzati da lamine d’acciaio, altri che vengono protetti anche da una rete di barre orizzontali e verticali, trappole che bloccano e spezzano i ferri o i passpartout all’interno della serratura rendendone impossibile l’apertura. In questi modi si riescono a respingere anche gli attacchi con la chiave bulgara».

Quanto costa uscire di casa o andare a dormire più sicuri?

«Nella maggior parte dei casi la spesa oscilla intorno ai cento euro, il prezzo necessario a cambiare la serratura utilizzandone una con un cilindro di nuova generazione. Anti effrazione, anti trapano e anti bumping. Per le porte blindate invece i costi salgono: aggiungendo anche ‘defender’ antistrappo e ulteriori protezioni in acciaio si possono superare i 350 o i 400 euro».

Così la porta diventa come un muro?

«La precisazione è d’obbligo: non esistono sistemi in grado di scongiurare ogni rischio: se per esempio uno arriva con mazza e piccone e distrugge tutto, c’è poco da fare. Però questi sono episodi estremi, riconducibili a colpi mirati. Questi accorgimenti fanno perdere tempo agli scassinatori e per loro perdere tempo rappresenta un rischio molto alto che non vale quasi mai la pena prendersi».

La porta è generalmente il punto più esposto, anche se quando si parla di sicurezza è buona norma fare una mappatura di tutta la casa, individuando i vari anelli deboli, come per esempio le finestre al piano terra o i terrazzi facilmente raggiungibili. Una serratura più robusta, le inferriate o i sistemi di allarme sono delle ottime difese. Niente però funziona meglio come l’occhio umano: ogni movimento sospetto nei pressi della propria abitazione o di quella dei vicini deve essere immediatamente segnalato alle forze dell’ordine, perché l’antifurto più efficace è la prevenzione.