Giovedì 25 Aprile 2024

Il video di Lugaresi per l’‘Alba’ di Jovanotti

Il regista lo ha girato tra Cesena e Ravenna VIDEO

Lugaresi e Jovanotti

Lugaresi e Jovanotti

Cesena, 23 gennaio 2015 - «Lorenzo? Se è ispirato ti chiama anche alle due di notte». E se Lorenzo (Jovanotti) chiama, Michele Lugaresi parte. Michele ha fatto l’alba al porto di Ravenna per tre mattine consecutive alla ricerca della foto perfetta. Il suo compito, artista prestato alle nuove tecnologie, quello di girare il video per l’album di Jovanotti in uscita il 24 gennaio. Michele è cesenate, figlio del presidente del Cesena calcio Giorgio Lugaresi e da 17 anni collabora con uno dei cantanti italiani più celebri al mondo: Lorenzo Cherubini, in arte Jovanotti.

«È stata una fatica – dice il fotografo e videomaker – fare l’alba per tre giorni consecutivi». Ma serviva l’attimo giusto per cogliere il sorgere del sole in quei pochi minuti in cui la luce è perfetta. E l’istante giusto per catturare l’immagine migliore val bene qualche nottata al freddo. Michele ha lavorato con una tecnica particolare: tempo di esposizione lungo e un’asta led per scrivere i testi delle canzoni sui fotogrammi. «Per intenderci – spiega – l’effetto è simile al colore dei fari di un’auto fotografata in movimento».

Jovanotti voleva un’alba per il brano che apre il disco e, soprattutto, voleva un luogo particolare. «All’inizio pareva volesse ambientare il video in una metropoli europea - svela Lugaresi – poi ci siamo concentrati sull’idea della provincia italiana». La provincia come territorio sospeso tra un’era industriale decadente e luoghi sempre più uguali gli uni agli altri in ogni angolo del mondo. «Il tema, infatti, è proprio quello di luoghi ormai globali ma colti all’alba. Perché, nonostante tutto, l’alba sorge sempre».

Il messaggio di Jovanotti, tra le pieghe di Cesena e Ravenna è dunque positivo: la luce non cambia i fatti del mondo ma regala, ogni giorno, un colore vivo anche alle periferie delle città. Fenomeno, quello delle aree di provincia romagnole, che ha contaminato diversi big della canzone italiana. Prima di Jovanotti nell’area portuale di Ravenna e a Cesena, Vasco Rossi aveva già calcato le profondità della diga di Ridracoli. Un viaggio dove la presenza degli uomini appare in ritirata. Il lavoro di Lugaresi è solo la tappa di un percorso che dura da anni. «Collaboro con Jovanotti da 17 anni – dice il fotografo – e con lui sono stato in diverse parti del mondo. È partito tutto con il sito internet e si è sviluppato ai video e alle fotografie». Jovanotti fotografa con gli occhi un’idea e Lugaresi deve svilupparla in un fotogramma, oppure in un video come quello costruito l’altra mattina a Ravenna. Il cesenate scrive, con la luce, le emozioni del cantante.

Un lavoro continuo, magmatico perché Jovanotti «mette e si mette continuamente in discussione». Un trasformatore, «che non si accontenta di rimanere incollato alla vena del successo. Tutto è in divenire, continuamente». E tutto risorge, come l’alba cattuarata sulla sponda della marina ravennate poche mattine fa, tra la torre dell’acquedotto e gli scorci della darsena in un mondo che cambia sempre.