Nazionale, Zaccheroni: "Non mi candido a ct"

L’ex tecnico del Giappone parla della possibilità di subentrare a Cesare Prandelli

Il tecnico Alberto Zaccheroni

Il tecnico Alberto Zaccheroni

Cesenatico (Cesena), 2 luglio 2014 - "Vedo che molti si candidano, io non mi metto tra quelli che si candidano, credo che tocchi ai dirigenti federali valutare bene le caratteristiche dll'allenatore che serve, soprattutto in un momento come questo".

Così il tecnico Alberto Zaccheroni si è espresso a proposito della possibilità di guidare la nazionale italiana, dopo le dimissioni di Cesare Prandelli. "Non dico né sì né no, non dico nulla, sono i dirigenti che devono decidere - ha aggiunto ai microfoni di Sky Sport 24 - Il mio nome circola dall'indomani della vittoria in Germania, sono già passati 8 anni".

Zaccheroni si è poi soffermato sulla sua esperienza alla guida del Giappone, conclusa dopo quattro anni con l'eliminazione alla fase a gironi del Mondiale. "Mi aspettavo una chiusura positiva nonostante i 10 giorni non buoni trascorsi al Mondiale, ma non a questo punto, siamo arrivati con la gente in fila all'aeroporto per salutarci e ringraziarci di quanto fatto in questi 4 anni - ha rivelato l'ex tecnico dei 'Samurai' - Io avevo annunciato prima ai giocatori che non avrei rinnovato l'accordo, mi sembrava giusto dopo 4 anni lasciare il posto a un altro allenatore che possa aggiungere qualcosa al lavoro fatto da me. Mi ha gratificato molto la federazione che ha fatto suo il modello Zaccheroni nel calcio e su questo modello lavorerà il prossimo allenatore".

L'ex allenatore di Milan e Udinese ha però lasciato subito il Giappone per tornare in Italia. "Tante altre cose mi hanno portato via prima del previsto, non resistevo più per il troppo affetto, era difficile staccarsi da questo ambiente, tifosi e giocatori compresi - ha proseguito Zaccheroni - Alcuni di loro sono venuti a salutarmi all'aeroporto, una cosa mai vista in nessun altro paese del mondo. Mi sembrava gisuto venire via subito, ci tornerò a bocce ferme".sp