Abusi sulla figlia della compagna, 47enne rinviato a giudizio

Civitanova: la costringeva a vedere film hard e poi la palpeggiava

Un 47enne è finito sotto processo con  l’accusa di violenza sessuale, maltrattamenti in famiglia e stalking (archivio)

Un 47enne è finito sotto processo con l’accusa di violenza sessuale, maltrattamenti in famiglia e stalking (archivio)

Civitanova, 17 marzo 2016 - Avrebbe costretto la figlia della sua compagna, una bambina non ancora dodicenne, a vedere film pornografici per convincerla ad avere rapporti con lui, si sarebbe masturbato davanti a lei e in alcune circostanze sarebbe riuscito anche a metterle le mani addosso.

Di questo è accusato un uomo residente a Civitanova, che oltre a prenderserla con la bambina, avrebbe avuto comportamenti violenti anche con la sua compagna. I fatti sarebbero avvenuti tra il 2006 e il 2015. Un algerino di 47 anni aveva avuto una lunga relazione con una polacca, dalla quale aveva avuto anche una figlia. Ma la convivenza tra i due sarebbe stata terribile, fatta di continue minacce (di bruciarla con l’acido, di darle fuoco nel posto dove lei lavorava, di tagliarle la gola,) offese, botte (in un caso l’avrebbe sbattuta contro il montante di una porta, causandole lesioni con una prognosi di otto giorni) e oggetti lanciati contro di lei.

Le scenate sarebbero avvenute anche di fronte alla figlia. Alla fine la donna, terrorizzata, a settembre dell’anno scorso lo aveva denunciato e il tribunale per i minori aveva imposto l’allontanamento dell’ex compagno; lui allora avrebbe iniziato a perseguitarla, continuando con le offese e le minacce di morte a tutta la famiglia. A fare scattare l’intervento del tribunale per i minori sarebbe stata la denuncia della donna relativa a quanto avvenuto anni prima: l’algerino si sarebbe infatti masturbato più volte di fronte alla prima figlia della polacca, che era ancora una bambina; poi l’avrebbe costretta a vedere film porno per convincerla ad avere rapporti con lui, e in almeno tre occasioni le avrebbe messo le mani sul seno.

Dopo questa denuncia, il nordafricano si è ritrovato sotto processo con le accuse di violenza sessuale, maltrattamenti in famiglia e stalking. Ieri per lui a Macerata si è tenuta l’udienza preliminare, al termine della quale, accogliendo la richiesta formulata dal pubblico ministero Enrico Riccioni, il giudice Enrico Pannaggi ha rinviato a giudizio l’imputato: il processo si aprirà a novembre. L’ex compagna, poi, si è costituita parte civile con l’avvocato Simona Tacchi.