Fumata bianca: la Civitanovese passa al gruppo di Bresciani

Il presidente Di Stefano ha ceduto il club nella tarda ora di lunedì. Attesa tra una settimana la firma davanti al notaio

Giorgio Bresciani

Giorgio Bresciani

Civitanova, 2 luglio 2014 - La fumata bianca è vicina, il mistero permane. L’accordo, com’era ampiamente prevedibile, il presidente Attilio Di Stefano lo ha raggiunto (o sta per farlo) con Giorgio Bresciani nella tarda serata di lunedì. Su quali basi non si sa. Almeno ufficialmente. Ed allora, come sempre avviene in questi casi, fanno fede i boatos di piazza, il passaparola tra quell’amico che sa all’altro che vuol sapere, in sostanza, il solito bene informato. E i boatos parlano di 180 mila euro finiti nelle casse del presidente. Chi abbia coperto la differenza non è dato sapere, se lo abbia fatto lo stesso Bresciani o altri che nelle ultime ore si erano offerti per favorire la trattativa.

Il mistero, dicevamo, permane. Nessuna conferenza stampa di chiarimento è stata annunciata. La notizia del ...quasi accordo raggiunto è stata affidata a due righe che il segretario Gorelli ha inserito nel sito della Civitanovese: «Nella serata di ieri — recita il comunicato — si sono incontrati il presidente Attilio Di Stefano ed il direttore generale Giorgio Bresciani per definire il passaggio delle quote societarie. Le parti si sono avvicinate notevolmente e lunedì prossimo dovrebbe essere il giorno per la definizione del passaggio al gruppo dal presidente Di Stefano al direttore generale Bresciani». Stop.

Da sottolineare che il passaggio delle quote viene dato come vicino e non come certo, ma se la segreteria della società si pronuncia (e dovrebbe essere la prima volta che lo fa) vuol dire che pur mancando la firma i giochi son fatti. Per saperne di più, comunque, c’è da aspettare lunedì 7 luglio, vale a dire l’antivigilia della scadenza dei termini di iscrizione al campionato. Adempimento possibile anche in via telematica salvo poi presentare atti, documenti e...moneta. La Civitanovese quindi ci sarà ancora e si schiererà al via nel campionato di serie D, e questo è importante. Poi inizierà la ricostruzione. E su questo Bresciani ha le idee chiare: la squadra è della città e del territorio; partiamo da qui, allora, per forgiare uomini e campioni, alimentando un tifo più coinvolgente e risparmiando risorse che in un campionato di serie D non possono essere a tanti zeri.