Civitanova, vuole salire in ambulanza col compagno e accusa i medici di omofobia

Episodio animato al pronto soccorso: dà in escandescenze e costringe i carabinieri a intervenire

Ingresso del Pronto soccorso

Ingresso del Pronto soccorso

Civitanova Marche, 10 dicembre 2017 - Episodio  animato ieri pomeriggio al pronto soccorso, dove si è reso necessario l’intervento dei carabinieri per calmare le acque. I fatti, secondo quella che è almeno una prima ricostruzione. A chiedere una prestazione dei medici di servizio è una coppia di ragazzi, conviventi. Uno di loro era in preda ad una crisi, forse choc anafilattico o forse d’altra natura come una crisi epilettica. C’è una prassi da seguire, come sempre avviene, un po’ di tempo passa. Ma il compagno del giovane si ribella e comincia a sbraitare e a prendersela con il personale di servizio accusandolo di omofobia. Intervengono i carabinieri e riportano un po’ di calma, ma la scena si ripete poco dopo, quando il medico prescrive il ricovero al reparto di neurologia di Macerata per approfondimenti diagnostici. Il personale del pronto soccorso è costretto a chiamare di nuovo i militari.

Il giovanotto chiede di accompagnare l’amico in ambulanza, ma per legge non può. A bordo c’è il medico. E allora di nuovo escandescenze e accuse ancora di omofobia al personale. La storia finisce qui, almeno per ora, con una denuncia per interruzione di pubblico servizio. «Per una corretta ricostruzione dei fatti aspetto la relazione del medico di turno – dice il direttore sanitario Massimo Palazzo –, ma tutti sappiano che un ospedale non fa distinzione sugli orientamenti sessuali dei pazienti e il soccorso lo porta alla persona».