Civitanova, paziente aggredisce un infermiere e semina il caos al pronto soccorso

Tunisino in crisi d’astinenza bloccato dai carabinieri

Sul posto sono intervenuti i carabinieri di Civitanova (archivio)

Sul posto sono intervenuti i carabinieri di Civitanova (archivio)

Civitanova (Macerata), 15 aprile 2017 – Momenti di panico al pronto soccorso dell’ospedale di Civitanova, dove un uomo in crisi d’astinenza ha dato in escandescenze, spaventando anziani e bambini. È successo giovedì pomeriggio. Un tunisino trentenne è arrivato verso le 15.30 con l’ambulanza della Croce Azzurra da Porto Recanati, dove abita: in crisi di astinenza, aveva crampi e dolori. Subito ai medici ha chiesto di avere il metadone. Il personale lo ha fatto sistemare su una barella, in attesa di potersi occupare di lui. Ma dopo un paio d’ore di attesa, verso le 18, l’uomo ha perso il controllo: si è alzato di scatto e si è diretto verso un ambulatorio dove una dottoressa e un’infermiera stavano visitando un paziente. Un altro infermiere lo ha visto e lo ha intercettato, chiedendogli cosa volesse.

Il nordafricano, dopo avere ripetuto la richiesta di metadone, avrebbe schiaffeggiato l’infermiere, gli avrebbe dato un pugno all’addome e poi lo avrebbe sbattuto contro un muro. Il pronto soccorso era pieno di gente, tra cui molti anziani coi familiari e un bambino, che subito è scoppiato a piangere. Un operatore socio-sanitario e un altro medico (che erano di passaggio lì) sono intervenuti separando i due, e portando il tunisino davanti alla sala d’attesa.

Ma questi non si sarebbe calmato: avrebbe preso un bidone metallico e brandendo quello sarebbe rientrato, mentre si scatenava il fuggi fuggi generale. L’uomo è arrivato davanti alla postazione del triage, ma a quel punto forse ha realizzato qualcosa e si è fermato, e poco dopo sono arrivati i carabinieri di Civitanova, che lo hanno bloccato.

Alla fine, il tunisino è stato denunciato per interruzione di pubblico servizio e violenza privata. L’episodio riporta a galla il problema della sicurezza in ospedale e al pronto soccorso.

Civitanova, infatti, non ha più un posto di polizia fisso e non ha alcun servizio di vigilanza privata, come invece esiste a Macerata, nella stessa Area Vasta, o nella vicina Fermo, dove sotto allo sportello del triage c’è un bottone per chiamare in caso di necessità gli agenti del servizio di sicurezza, nel caso non siano vicini. La mancanza di un sistema di sicurezza si sente sempre di più, considerato che il pronto soccorso di Civitanova registra poco meno di trentamila accessi all’anno, e che purtroppo i casi di intemperanze per dei motivi vari sono in crescita.