Civitanova, denunciato per gli insulti all’assessore: "Ma non ho aggredito nessuno"

Oltraggio a pubblico ufficiale, 42enne nei guai dopo lo show in Comune

L’assessore alla cultura, Maika Gabellieri, è stata insultata da un 42enne, giovedì mattina a Palazzo Sforza (De Marco)

L’assessore alla cultura, Maika Gabellieri, è stata insultata da un 42enne, giovedì mattina a Palazzo Sforza (De Marco)

Civitanova, 9 dicembre 2017 - Un civitanovese denunciato dall’assessore Maika Gabellieri, che lo accusa di una violenta aggressione verbale. Dovrà rispondere di oltraggio a pubblico ufficiale. La scena si è svolta a Palazzo Sforza, giovedì mattina. Nel salottino atrio del secondo piano un 42enne è in attesa di parlare con il sindaco Ciarapica.

«Avevo un appuntamento preso diverso tempo fa per le 9.30 – si difende lui –. Più di un’ora dopo ero ancora lì, aspettando di entrare. Si stava facendo tardi e alle 11.10 ho visto che dall’ufficio del sindaco usciva un uomo che era entrato prima di me, ho pensato che fosse il mio turno e mi sono fatto avanti. Invece mi hanno detto che andava ancora per le lunghe. A quel punto ho urlato, ho mandato a quel paese l’assessore e ho sbattuto forte la porta dell’ufficio prima di andarmene. Questo è successo». L’assessore Gabellieri ha chiamato i carabinieri, che hanno acquisito la sua versione e poi denunciato il 42enne per oltraggio a pubblico ufficiale.

«Una denuncia? Sono abituato a pagare in prima persona per gli errori che faccio, ma parlare di aggressione in questo caso non risponde al vero – dice lui –. Che l’ho mandata a quel paese sì, che ho sbattuto la porta anche, ma niente di più». Dopo l’arrivo dei carabinieri, l’attività amministrativa è proseguita con una conferenza stampa, a cui la Gabellieri ha partecipato senza mostrare conseguenze del confronto con il 42enne. Quello di giovedì è uno dei tanti casi di intemperanza a Palazzo Sforza, dove non di rado cittadini con proteste da fare o diritti da rivendicare si presentano, sbattono pugni sul tavolo e non le mandano a dire ai politici. Il caso più clamoroso avvenne nel gennaio del 2006, quando il sindaco Marinelli si vide minacciato con un coltello nel suo ufficio, vicenda che poi sfociò nella installazione di tornelli con il metal detector, costati 65mila euro, ma mai utilizzati, e poi rimossi due anni fa. A ogni vicenda del genere riparte il refrain sulla sicurezza a Palazzo Sforza, anche quest’anno però privo di presidio del vigile urbano, malgrado gli annunci della giunta.