Camerino, lavori sulla torre della ex Casa del Fascio. Rimossa la copertura pericolante

Intervento della Provincia: operazione spettacolare con una gru

CANTIERE La gru sotto la torre

CANTIERE La gru sotto la torre

Camerino (Macerata), 31 maggio 2017 - Camerino, cambio del passo in centro. Passeggiando per il centro storico della città ducale, il più vasto di tutte le Marche, completamente distrutto dal terremoto e ancora oggi interamente inabitato e presidiato dai militari in tutti i suoi punti di accesso, sono diversi gli angoli dove si sta intervenendo in questi giorni, anche se si parla ancora di rimozione macerie e messa in sicurezza. Ieri mattina ad esempio è stata rimossa la copertura della torre dell’ex Casa del fascio, in piazza Garibaldi. Un’operazione spettacolare, durata per diverse ore, che si è conclusa nella tarda mattinata.

L’intervento di messa in sicurezza è stato gestito dalla Provincia, proprietaria dell’immobile, che ha curato il progetto. Con una enorme gru gli addetti si sono potuti portare all’altezza della torre e imbragarla, così da permette poi la rimozione della sommità, che è stata adagiata per il momento in mezzo alla piazza. Nelle prossime ore la parte rimasta della torre sarà ulteriormente messa in sicurezza e poi si procederà alla realizzazione di una copertura per evitare ulteriori infiltrazioni. Procedono nel frattempo i lavori di rimozione delle macerie sia per la chiesa di Santa Maria in Via sia per San Filippo.

Per quanto riguarda la prima, quella che ha subìto il crollo del campanile divenuto simbolo della distruzione del sisma, le operazioni di rimozione e catalogo delle macerie dovrebbero durare ancora per diversi giorni. Del progetto di messa in sicurezza dell’edificio sacro si sta occupando la Soprintendenza di beni culturali di Ancona dopo mesi di sollecitazioni da parte dell’amministrazione comunale, dei parroci e della comunità. Oltre al forte legame e al valore per la cultura e tradizione cittadine infatti, quello dove si erge l’edificio infatti è uno dei due ingressi alla città e la sua sorte potrebbe determinare il destino di gran parte della città.

La rimozione delle macerie prosegue anche a San Filippo, altra chiesa fortemente distrutta con le scosse di ottobre che custodiva l’unica opera del Tiepolo sotto al Po. Sono in fase di approvazione inoltre i progetti per la messa in sicurezza di Via Roma, rinominata recentemente Via Clemente X, con l’intento più volte annunciato dal Comune di riaprire la circolazione fino a Piazza Cavour per l’autunno prossimo. Si riacquista insomma un metro dopo l’altro, anche se la situazione a Camerino resta drammatica.