Sbandati dormono nel cantiere, scatta l’inseguimento

Gruppo di abusivi su uno yacht, arriva la polizia

Coperte abbandonate

Coperte abbandonate

Civitanova, 30 settembre 2016 - Orfani della vecchia fiera, i cui interni sono stati per gran parte blindati e resi impraticabili dai recenti incendi, gli sbandati senzatetto non hanno faticato a scovare altri ricoveri di fortuna per la notte. Domenica un tunisino che aveva pernottato abusivamente in una barca da diporto ancorata a un pontile del Club Vela era stato individuato dal proprietario, inseguito, bloccato da un carabiniere e denunciato. È invece notizia di ieri mattina la fuga di un gruppetto di giovani (tre o quattro), all’apparenza magrebini, da un cantiere navale del porto, dove avevano presumibilmente trascorso la notte. S’erano sistemati a bordo di uno yacht fermo lì da tempo e quasi in disuso, all’esterno del capannone ma all’interno del recinto. Verso le 7.30 sono stati notati dal personale del cantiere. Vistisi scoperti, dopo un breve conciliabolo gli intrusi se la sono data a gambe. In due sono scappati sul retro, in direzione di via Da Vinci. Un altro se l’è squagliata, invece, verso il molo di sud.

Non è escluso che ci fosse un quarto uomo nei paraggi. Gli addetti al cantiere hanno provato a inseguirli, senza successo. Successivamente sono stati avvertiti la capitaneria di porto e il commissariato, ma per i militari e gli agenti mobilitatisi era ormai troppo tardi: impossibile a quel punto mettere il sale sulla coda dei fuggiaschi. A qualcuno dei balordi è caduta strada facendo della roba a terra. A giudicare dalla premura nel raccoglierla nonostante gli inseguitori incalzassero, vien da sospettare che fossero bustine di droga. Ma nelle successive ricerche non è stato rinvenuto nulla del genere, dunque trattasi solo di congetture. Di lato alle barche, abbandonati in fretta e in furia, erano visibili due materassi, lenzuola, vestiario, bottiglie d’acqua, lattine, buste di latte, guanti e biscotti. Sarà cura del cantiere sgomberarli da lì. E portare via pure le porcherie rimaste a bordo del natante, dove è sopravvissuta ben poca strumentazione. Polizia e capitaneria di porto invieranno un rapporto congiunto in Procura. Da verificare il contributo che, per le indagini, potranno assicurare le telecamere disseminate nell’area. Il comandante De Tommasi ha dato disposizione ai suoi di intensificare, nelle periodiche ronde in porto, i controlli su eventuali infiltrazioni dei clandestini.