La cartolina da Capri arriva 10 anni dopo

Era stata spedita nel 2007 al ristoratore Stefoni: è stata consegnata pochi giorni fa

STUPITO Luca Stefoni, titolare del ristorante «Virgola zero uno», mostra la data di spedizione della cartolina: il 16 agosto 2007 (foto Vives)

STUPITO Luca Stefoni, titolare del ristorante «Virgola zero uno», mostra la data di spedizione della cartolina: il 16 agosto 2007 (foto Vives)

Civitanova Marche (Macerata), 22 febbraio 2017 - Meglio tardi che mai, recita un vecchio adagio, ma quando il ritardo raggiunge i dieci anni, allora esso può fare anche cronaca e rischia pure di fare dimenticare l’oggetto al centro degli interessi. Nel caso specifico, infatti, a ritardare di tanto tempo è una cartolina illustrata che un amico di Napoli ha spedito nel lontano 16 agosto del 2007.

Il destinatario era Luca Stefoni, titolare del ristorante-chalet «Virgola zero uno», all’estremo nord di Civitanova, in via foce Asola. I saluti, inviati a lui e da estendere a un folto gruppo di amici che d’estate sono soliti frequentare lo chalet, erano partiti dalla bellissima Capri. La cartolina riportava scorci di paesaggio della splendida isola, forse per suscitare bonariamente un po’ di sana invidia negli amici civitanovesi.

Soltanto che il destinatario non ha mai ricevuto quel gentile pensiero, almeno fino a qualche giorno fa. La sorpresa è venuta all’improvviso la settimana scorsa. Stefoni l’ha trovata dentro la cassetta postale delle «Sardine», il nuovo ristorante che ha aperto poco lontano dallo chalet, lungo la Statale 16, in via Cristoforo Colombo.

Quella cartolina da Capri sulle prime lo ha incuriosito. «Chi può scrivermi da Capri nel mese di febbraio?», si è chiesto. Lo sguardo gli va subito inevitabilmente sul nome, Sasà, e quasi per caso sulla data di invio della cartolina: 16 agosto 2007, nove anni prima. Un cartolina che giunge a destinazione a scoppio (molto) ritardato, dunque, ma in fondo ugualmente gradita al ristoratore.

Perché e per come il ritardo ci sia stato, a Luca e ai suoi amici non è che sia interessato tanto. Peggio sarebbe stato, semmai, se al posto dei saluti ci fosse stata qualche comunicazione importante, ma è chiaro che questa, in tempo di alta tecnologia, è da escludere che possa essere affidata a una cartolina postale. A ogni buon conto, e a scanso di equivoci, per ringraziare Sasà del pensiero, e per essere sicuro di comunicargli in tempo reale il suo gradimento, a nome suo e di tutti gli amici associati nei saluti capresi, Luca ha preferito un mezzo più celere: il cellulare. «Grazie tante della cartolina, Sasà!» E quello: «Ma di quale cartolina parli, sei mica matto?» S’era scordato di tutto, il buon Sasà, ma come non capirlo?