Civitanova Marche, Daniele Centioni è tornato a casa. "Ricorda e piange"

Il fratello Francesco: dovrà subire a breve un altro intervento, il percorso è ancora lungo

Daniele Centioni, 53 anni, è stato ferito alla nuca  da un colpo di pistola esploso da un malvivente

Daniele Centioni, 53 anni, è stato ferito alla nuca da un colpo di pistola esploso da un malvivente

Civitanova (Macerata), 7 giugno 2017 – Daniele Centioni, l’imprenditore civitanovese di 53 anni ferito con un colpo di pistola alla testa da un malvivente sorpreso nella villetta di contrada Pitignano, è tornato a casa dall’ospedale di Torrette dopo quasi un mese. L’agguato, infatto, è avvenuto nella notte tra l’11 e il 12 maggio. Notizia quantomai positiva, se si tiene conto che gli stessi medici di Torrette avevano temuto per la sua vita e hanno parlato di miracolo.

Le dimissioni non stanno a significare che il suo percorso di recupero sia completato, tutt’altro. Centioni ha già iniziato le terapie all’Istituto di riabilitazione Santo Stefano, e sono terapie intensive. Il problema per lui è riacquistare la piena funzionalità del lato sinistro del corpo e poi dell’occhio, sempre sinistro. La pallottola, infatti, frantumatasi nell’impatto con l’osso cranico, ha leso il nervo ottico, riducendone le capacità visive. Ma anche qui la fiducia non manca.

«Daniele ci ha abituato già ai miracoli – dice il fratello Francesco – e confidiamo riesca anche in questo. Ha comunque bisogno di terapie intensive. Da recuperare, infatti, non c’è soltanto la funzionalità dell’occhio e della sensibilità del corpo, ma anche il profilo psicologico. Mio fratello soffre di incubi, ha vuoti di memoria, talora manca di equilibrio e rischia di cadere. Ha bisogno costante di attenzioni e va guardato a vista. Ricorda il fatto di cui è stato suo malgrado protagonista e piange. È stato un episodio di inaudita gravità, la cui dimensione, ho notato, sfugge forse a soggetti che per il ruolo che svolgono devono capire che la sicurezza senza se e senza ma va posta in cima agli interessi della politica. Ieri è toccato a mio fratello, ma poteva accadere ad altri, e la situazione continua ad essere poco tranquilla». Ora è importante che Centioni esca gradualmente fuori dalla situazione, riacquisti equilibrio e la piena funzionalità psico-fisica.

«Sì, e siamo fiduciosi. Mio fratello è un uomo forte e sano – dice Francesco Centioni –. Noi gli staremo sempre vicini, non tralasceremo nulla perché il recupero giunga al massimo dell’efficienza, e perché anche sotto l’aspetto psicologico Daniele torni ad essere la persona brillante che è sempre stata». «I controlli sono continui e frequenti – aggiunge Francesco – e non c’è da dimenticare che presto dovrà subire un altro intervento per la ricostruzione della calotta cranica. In tempi ravvicinati, forse un mese o forse anche di meno. È indispensabile anche per scongiurare eventuali infezioni».

Giuliano Forani