Civitanova, morta nell'incidente a 22 anni. La dedica di Bennato a Elisa

Aperta un'inchiesta per omicidio stradale dopo il tragico incidente sulla Statale, il ricordo dei Salesiani

VITA SPEZZATA Elisa Sbrescia avrebbe compiuto 22 anni il 3 settembre: è stata travolta nella notte tra sabato e domenica

VITA SPEZZATA Elisa Sbrescia avrebbe compiuto 22 anni il 3 settembre: è stata travolta nella notte tra sabato e domenica

Civitanova, 8 agosto 2017 - ​Ha aperto il concerto con un pensiero dedicato a Elisa, Edoardo Bennato, sul palco domenica sera, poche ore dopo la morte della 22enne civitanovese, Elisa Sbrescia, falciata da un’auto mentre attraversava la Statale, all’incrocio con viale dei Pini. Erano le 2.30 della notte tra sabato e domenica e rientrava a casa, in via Romagna, dopo una serata con gli amici. Ieri è stata eseguita la ricognizione cadaverica. Intanto sarebbero negativi ad alcol e droghe gli esiti dei prelievi effettuati sull’automobilista che l’ha investita, un 52enne di Falconara.

Le indagini della Polstrada sono orientate a escludere anche che stesse facendo uso del cellulare. Si tratterebbe di distrazione, dunque, e l’uomo avrebbe ammesso di non essersi accorto della ragazza che stava attraversando. La Procura ha aperto un fascicolo per omicidio stradale e con gli elementi che emergeranno dall’inchiesta dovrà decidere se mantenere tale ipotesi di reato o formulare l’omicidio colposo.

Il funerale non è stato fissato, ma con tutta probabilità sarà celebrato domani. Ieri il magistrato ha concesso il nulla osta per la restituzione della salma alla famiglia. Elisa lascia la mamma Lorella e il fratello Carmine. Aveva frequentato l’Istituto professionale Bonifazi, era conosciuta nel mondo Scout, volontaria del servizio civile nazionale dei Salesiani. Sin da piccola si era dedicata agli altri, collaborando con la Caritas.

L’anno scorso decise di impegnare dodici mesi coi ragazzi dell’oratorio, diventando volontaria del servizio civile. «La morte – dice don Giovanni D’Andrea, presidente di ‘Salesiani per il sociale’ – è un evento certo, ma difficilmente prevedibile, che interessa la vita di ciascuno di noi. Quando giunge di notte e in modo drammatico, strappando la vita a una ragazza piena di risorse, la tristezza invade il nostro cuore. Così purtroppo è stato per Elisa».

E aggiunge: «Sono rimasto impietrito dalla notizia, una giovane vita spezzata da un’auto sulle strisce pedonali. Sono questi i momenti nei quali la fede può rappresentare l’unica consolazione, ma non è facile. Sappiamo dell’entusiasmo che Elisa metteva in quello che faceva nello svolgere le attività in oratorio nell’ambito del servizio civile. Questa giovane ha sicuramente seminato del bene e il Signore la ricompenserà, chiamandola nella sua gloria. Al Dio della vita chiediamo anche di dare forza e consolazione alla mamma e al fratello, perché possano vivere questa non facile prova».