Ex ente fiera, tutto come prima. E va in scena il salto del muro

Civitanova, intrusioni sotto gli occhi dei turisti

Un ragazzo salta il muro ed entra nell’ex ente fiera

Un ragazzo salta il muro ed entra nell’ex ente fiera

Civitanova (Macerata), 22 agosto 2016 - Nei giardini dell’ex ente fiera, la domenica mattina a mezzogiorno, sotto gli occhi di chi frequenta quel rettangolo verde, va in scena il salto del muro. Un giovanotto straniero attraversa baldanzoso tutta l’area e poi con un balzo si arrampica sulla parete del lato nord, sale sul tetto e sparisce dentro quello che è diventato il simbolo di un degrado urbanistico e sociale nel centro della città e a ridosso del lungomare. I padiglioni di largo Caradonna, lasciati nel totale abbandono dopo il tramonto della stagione fieristica, si sono trasformati in un luogo di ricovero per senzatetto e di spaccio per i pusher che lì dentro si rifugiano mentre nei dintorni smerciano lo stupefacente.

A nulla è servito murare le porte e le finestre per impedire gli accessi perché clandestini e spacciatori entrano lo stesso, issandosi sul tetto. Davanti a situazioni come queste, quotidiane, diventa prioritario per l’amministrazione comunale velocizzare la procedure di abbattimento dell’edificio per sottrarre alla delinquenza un territorio su cui pascola.

Finalmente la Regione, che è proprietaria del padiglione centrale dell’ex fiera, ha quest’anno approvato la cessione al Comune delle sue quote e Palazzo Sforza ha trovato i fondi per acquistarle, stanziando in bilancio 240.000 euro.

Un primo passo verso la demolizione della struttura, come è nei programmi dell’amministrazione comunale che ha annunciato le operazioni di abbattimento, entro pochi mesi, del cemento, per poi avviare la fase di riqualificazione dell’area.

Dell’attuale cubatura non resterà nulla, se non l’arco affacciato su largo Caradonna, come elemento architettonico di cui da più parti viene chiesta la conservazione.

Lorena Cellini