Civitanova, espulso per furti, torna con un barcone. Poi viene arrestato per droga

Tunisino accusato di decine di colpi insieme con la compagna

Un barcone con i migranti (foto di repertorio)

Un barcone con i migranti (foto di repertorio)

Civitanova Marche, 5 giugno 2017 – Espulso dopo essere stato arrestato per una serie di furti commessi insieme con la compagna, è rientrato in Italia con un barcone, per poi tornare a Civitanova da clandestino. Ma la polizia lo ha scoperto, trovandolo peraltro in possesso di diverse dosi di eroina, pronte per essere spacciate. Di qui il nuovo arresto, avvenuto sabato.

La vicenda comincia nell’aprile scorso quando la coppia – lui tunisino di 32 anni, lei civitanovese – finisce nella rete degli uomini del commissariato, che in casa dei due trovano un’agenda nella quale avevano annotato le decine di furti che avevano messo a segno tra Civitanova, Macerata e la provincia di Ancona. Dall’appartamento spuntano la refurtiva degli ultimi colpi e arnesi da scasso, così per il maghrebino (pluripregiudicato per reati contro il patrimonio e spaccio di stupefacenti) arriva il provvedimento di espulsione, mentre la donna viene denunciata. Ma il tunisino non si arrende e un mese fa torna in Italia su un barcone di disperati. Identificato dalla polizia di Agrigento, viene arrestato. Ma dopo l’udienza di convalida torna in libertà. Pochi giorni dopo viene localizzato a Potenza, indizio del fatto che sta tornando verso Civitanova. Così il commissariato chiede alla procura di Macerata l’emissione di una misura cautelare, che viene emessa dal tribunale.

Sabato scorso i poliziotti sono andati a suonare a casa della compagna ed è lì che hanno intercettato il tunisino, trovato in possesso di alcune dosi di eroina. Scatta così il nuovo arresto, sia per l’accusa di furto che per la detenzione di droga.