Blitz nella centrale dello spaccio, la cocaina spunta dal water

Hotel House: arrestato clandestino, aveva occupato un appartamento

Gli agenti della squadra mobile della questura hanno arrestato un tunisino per spaccio all’Hotel House (archivio)

Gli agenti della squadra mobile della questura hanno arrestato un tunisino per spaccio all’Hotel House (archivio)

Civitanova, 19 giugno 2017 - La tana dello spaccio era in un appartamento all’undicesimo piano dell’Hotel House, occupato abusivamente e blindato con tre giri di catene sulla porta. Dentro i poliziotti della squadra mobile della questura di Macerata (guidati dal vicequestore Alessandro Albini) hanno beccato un tunisino sulla trentina, clandestino, una vecchia conoscenza delle forze dell’ordine che, secondo le indagini, da quelle parti s’era rifatto un bel giretto di spaccio. Un etto di cocaina recuperato (tra pura e già tagliata e divisa in dosi) e il magrebino ammanettato e portato al fresco, nel carcere di Marino del Tronto, Ascoli. Il blitz è scattato l’altra mattina all’alba, ma i poliziotti tenevano d’occhio il soggetto da un pezzo. Lui e il viavai di tossici su e giù dal palazzone, verso quell’appartamento all’undicesimo piano, dove il tizio s’era accasato alla chetichella, sigillando la dimora di fortuna con i catenacci.

Ma quando alla porta s’è presentata la polizia, c’è stato poco da fare, a parte barricarsi dentro e cercare di smaltire il prima possibile la riserva di cocaina, che infatti è finita nello scarico del water e ovunque nel bagno dell’appartamento scorresse un po’ d’acqua. Oltre al soggetto attenzionato (H. H. le sue iniziali), nell’appartamento i poliziotti hanno trovato anche un marocchino, che però ha detto di essere ospite e s’è dichiarato del tutto estraneo ai fatti.

Verificato che le sue affermazioni rispondevano al vero, gli agenti della squadra mobile lo hanno lasciato andare. Probabilmente s’è trovato al posto sbagliato e nel momento sbagliato. Per il padrone di casa, invece, s’è messa male. Perché gli agenti della squadra mobile hanno recuperato in tutto un etto di cocaina (circa 40 grammi puri, il resto già tagliato e diviso in dosi), tra quella gettata nel water, nascosta in un armadio della sala (già confezionata in involucri) e poi anche in camera da letto. Con la droga, nell’appartamento occupato abusivamente (già sequestrato al proprietario dal tribunale per un procedimento fallimentare) c’era anche una sorta di kit dello spacciatore: della sostanza da taglio, diversi panetti di mannite, un bilancino di precisione e poi involucri per confezionare le dosi. Abbastanza perché il 30enne fosse arrestato seduta stante per detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti e poi portato in carcere, a Marino del Tronto, in attesa dell’udienza di convalida prevista per stamani.

ale. cap.