Civitanova, ladro nel convento dei cappuccini. I frati lo bloccano

Tentato furto, 50enne nei guai. È il secondo raid in una settimana

SORRIDENTI Da sinistra: padre Fabrizio (il religioso che ha sorpreso il ladro), padre Sergio (responsabile della comunità) e padre Mauro

SORRIDENTI Da sinistra: padre Fabrizio (il religioso che ha sorpreso il ladro), padre Sergio (responsabile della comunità) e padre Mauro

Civitanova, 15 ottobre 2017 -  Va per caso nella sua cameretta e ci trova un ospite poco gradito intento a rovistare nei cassetti del comò. Gli chiede sorpreso che cosa ci facesse in quel luogo, che non era il suo. L’ospite farfuglia qualcosa, pregandolo di non fargli del male e di lasciarlo andare via. Era un ladro e gli è andata male sotto ogni aspetto: in primis perché si è fatto beccare da pollo, e poi perché per rubare ha scelto il convento dei frati cappuccini di Civitanova Alta, un ordine religioso che notoriamente fa il voto di povertà, non ha oro e gioielli in casa, e quindi neanche tanti liquidi.

Tra le disgrazie capitate al ladruncolo, mettiamoci anche che è incappato in frate Fabrizio, un religioso docile e pio, ma con una bella stazza, che non ha fatto neanche tanta fatica a bloccarlo, in attesa che prima arrivassero i suoi confratelli a convincere l’uomo a starsene buono e quieto, e poi i carabinieri della Città Alta, che dopo cinque minuti erano lì. Nessun atto eroico, però, tiene a precisare padre Fabrizio, anche perché non ce ne sarebbe stato bisogno. «L’uomo si è messo a piagnucolare sin dall’inizio – ha spiegato –. Subito sono intervenuti padre Sergio e padre Mauro, e insieme lo abbiamo convinto a starsene tranquillo in una stanza». Ma chi è questo signore che se ne va a rubare in casa dei frati, quando bastava chiederlo e un cappuccino (omen nomen) per colazione glielo avrebbero anche fatto volentieri?

Non è una new entry nel mondo della vasta schiera di poveri disgraziati che popolano la città. Si tratta di un uomo di cinquant’anni senza fissa dimora, originario di Messina, ma da tempo uso a bivaccare da queste parti e a vivacchiare in base a ciò che il... convento (ma non quello dei frati) passa di volta in volta. Un povero disgraziato, in poche parole, il classico ladro di polli neanche tanto abile a fare il mestiere. «Il fatto è successo alle otto del mattino (ieri, ndr) – dice frate Sergio, il giovane responsabile della comunità dei cappuccini di Civitanova Alta – e in un convento non è quella l’ora migliore per fare queste cose. L’uomo era passato prima in chiesa e ha atteso che iniziassimo la preghiera per uscire e portarsi nelle camere. Solo, però, che a quell’ora c’è sempre qualcuno che gira per le stanze, gli è andata male». Dovevano invece essere ben più esperti quelli che nello stesso convento sono entrati in azione lunedì verso le 20. Gli ignoti, forse due, sono saliti al piano superiore del convento, poi hanno fatto il giro delle camere e rastrellato un migliaio di euro prima di andarsene con il bottino, insalutati ospiti.

«All'ora di cena siamo sempre tutti nel refettorio – spiega ancora padre Sergio – e forse i ladri lo sapevano, per questo hanno agito tranquilli e indisturbati». Occhio, però. Perché d’ora in avanti, i padri cappuccini provvederanno a coprire anche quella fascia oraria. Quanto al ladruncolo pizzicato ieri mattina, l’uomo è stato preso in consegna dai carabinieri e poi condotto in caserma. Con sé non aveva uno straccio di arma, neanche un temperino, per cui nei suoi confronti è scattata la denuncia con l’accusa di tentato furto e se la caverà, se tutto gli va male, con un foglio di via e l’ingiunzione a non farsi più vedere. Non solo nel convento dei cappuccini, ma in tutto il territorio della città.