Civitanova, violazioni e lavoratori in nero, sospesa l’attività di due aziende cinesi

Nel mirino un centro massaggi e un opificio

Civitanova, violazioni e lavoratori in nero, sospesa l’attività di due aziende cinesi

Civitanova, violazioni e lavoratori in nero, sospesa l’attività di due aziende cinesi

Civitanova Marche, 11 marzo 2017 - Tre lavoratori in nero identificati, altrettante persone denunciate, sospesa l’attività di due aziende – un centro massaggi e un calzaturificio – per lavoro sommerso (impiegavano oltre il 20% del personale presente in nero) e una di queste messa sotto sequestro preventivo per gravi violazioni in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro. È il bilancio di una indagine eseguita a Civitanova dal nucleo dei carabinieri del comando tutela del lavoro, che opera per l’ispettorato territoriale del lavoro di Macerata, dopo blitz eseguiti in aziende gestite da cinesi e dove sono state riscontrate le pesanti irregolarità.

Sono stati tre i datori di lavoro denunciati all’autorità giudiziaria e che adesso dovranno rispondere di violazioni alla normativa del lavoro, alle regole sulla sicurezza nei luoghi di lavoro e per la mancata ottemperanza al provvedimento di sospensione dell’attività lavorativa. Le due attività sospese dai carabinieri sono un centro massaggi e una ditta operante nel settore calzaturiero, sottoposta anche a sequestro preventivo per delle gravi violazioni in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro, in quanto le persone trovate al suo interno operavano in condizioni igienico-sanitarie molto precarie e senza le prescritte tutele, utilizzando anche del materiale chimico e poi anche dei solventi senza nessuna protezione.

È stato inoltre effettuato un controllo all’interno di un centro commerciale, che oltre a non avere rispettato gli obblighi inerenti la sicurezza prevista nei luoghi di lavoro, presentava anche le uscite di sicurezza tutte bloccate con dei lucchetti e poi delle catene, impedendo così l’evacuazione in caso di emergenza e di necessità. Complessivamente, sono state elevate le multe per un totale pari a 20.500 euro e sono state riscontrate delle violazioni per le sanzioni amministrative pari a 8.500 euro.