Montelupone, incendio minaccia una casa. Tre ore di paura

Fiamme sul colle San Nicolò. Al lavoro vigili del fuoco e carabinieri

I vigili del fuoco ieri sul colle San Nicolò

I vigili del fuoco ieri sul colle San Nicolò

Montelupone (Macerata), 11 ottobre 2017 – Un vasto incendio ha interessato ieri pomeriggio, a Montelupone, il versante che dalla strada provinciale Potentina sale fino al colle di San Nicolò, fino a lambire l’abitazione in cui vivono Luigi Frusca, impiegato in pensione, sua moglie Franca e la suocera. Erano circa le 14 quando l’uomo ha sentito un crepitìo sospetto proveniente dall’esterno.

Uscito di casa ha visto le fiamme che più o meno dalla metà del versante sottostante, spinte verso ovest dal vento, avevano raggiunto le sterpaglie e gli alberi laterali a via San Nicolò, passando anche attraverso la sua legnaia, distante un paio di decine di metri dall’abitazione, in cui si trova un orto. Assieme alla moglie ha dato l’allarme, chiamando il 115, anche perché almeno in in primo momento il fronte del fuoco era piuttosto ampio e le fiamme alte, alimentate dal vento.

Sono così intervenuti i vigili del fuoco, inizialmente con una camionetta e un’autobotte, a cui, poi, se aggiunta un’altra autobotte, per circoscrivere le fiamme e spegnere i diversi focolai. Ci sono volute circa tre ore prima di riportare la situazione sotto controllo, anche perché la legnaia era piuttosto consistente, circa 40 quintali. «Non ho perso solo il legno da ardere – spiega Frusca –, ma è andato in fumo anche tutto il lavoro impiegato per tagliarla e accumularla». Se il tracciato del fuoco è parso definito (anche se sono ancora in corso accertamenti), visto che si sarebbe propagato a metà del versante, più o meno al confine tra il terreno di proprietà di Frusca e un altro, salendo verso l’alto del colle, non è affatto chiaro come l’incendio possa essersi sviluppato.

Il lancio di qualche mozzicone di sigaretta da un’auto o da un pedone, infatti, appare poco probabile visto che la cicca prima di raggiungere il punto di partenza del fuoco avrebbe trovato diversi fattori che ne potevano impedire la discesa o facilitarne lo spegnimento. Né sembra siano stati trovati inneschi.

L’ipotesi più probabile sarebbe, dunque, quella di un’azione involontaria, cioè qualcuno avrebbe dato fuoco a delle sterpaglie, facendosi sfuggire di mano la situazione. Ma anche questa possibilità lascia aperto un altro interrogativo. Perché andare a bruciare delle sterpaglie proprio in quel punto? Sono intervenuti anche i carabinieri della Compagnia di Civitanova e della stazione i Montelupone per avviare le indagini.