Sfollato si barrica nel bungalow, ore di follia al camping

Potenza Picena: 35enne minaccia i soccorritori del 118

I carabinieri della stazione di Porto Potenza nel camping

I carabinieri della stazione di Porto Potenza nel camping

Potenza Picena (Macerata), 8 dicembre 2016 – Uno sfollato ha dato in escandescenze all’interno del bungalow che lo ospita, da quando la sua casa è diventata impraticabile. Prima si è ubriacato e poi si è ferito al volto con un’accetta. Infine si è barricato nella casetta di legno che lo ospita e si è messo a urlare tenendo la musica a tutto volume.

È accaduto ieri mattina al Natural Village di Porto Potenza. Protagonista della scenata è stato un uomo di origini polacche di 35 anni, muratore attualmente disoccupato, arrivato sulla costa da Pievebovigliana. Circa una decina di giorni fa si è separato dalla compagna, anch’essa terremotata e ospite dello stesso camping insieme con tutta la famiglia. La scorsa notte l’uomo, in preda a un delirio, si è ubriacato e ha iniziato ad urlare una serie di frasi a sproposito. Poi improvvisamente ha preso un’accetta, di sua proprietà, e con quella ha iniziato a ferirsi al volto e su un braccio. I familiari della ex compagna sono subito accorsi e hanno iniziato a provare a calmarlo. Ma lui non ha sentito ragioni, e si è barricato nel bungalow rifiutandosi di aprire la porta. Poi ha accesso lo stereo a tutto volume e ha iniziato a urlare: la sua voce si è sentita per parecchie ore, fino alla mattina seguente. All’alba l’ex cognato, preoccupato ed esasperato, ha cercato in tutti i modi di farsi aprire la porta, ma neppure lui è riuscito a convincere il muratore.

A quel punto i responsabili della struttura hanno chiamato i soccorsi. Sul posto è intervenuta la Croce Azzurra di Porto Recanati e i carabinieri di Porto Potenza Picena. Quando hanno provato ad avvicinarsi, i sanitari sono stati minacciati con un coltello dal muratore, che urlava «vi ammazzo». Poi, dopo una lunga trattativa, il comandante dei carabinieri Salvatore Artese è riuscito a fare salire sull’ambulanza il polacco, che a quel punto ha accettato l’aiuto dei soccorritori senza opporre più resistenza.

L’uomo dunque alla fine è stato ricoverato all’ospedale di Civitanova, per tutti gli accertamenti del caso.

E’ possibile che a mandarlo in crisi siano stati l’allontanamento dalla compagna, insieme con le difficoltà e la paura che stanno vivendo da settimane gli sfollati, costretti ad abbandonare le loro case e a vivere nell’incertezza.

Emanuela Addario