Porto Recanati, morto a 21 anni nell'incidente, lo strazio degli amici

Lettera d’addio al ragazzo morto in moto. "Giacomo, per tutti noi resti un esempio"

I soccorsi sulla strada provinciale del Conero, dove è avvenuto lo schianto; a destra, Giacomo Zucchini aveva soltanto 21 anni

I soccorsi sulla strada provinciale del Conero, dove è avvenuto lo schianto; a destra, Giacomo Zucchini aveva soltanto 21 anni

Civitanova, 27 aprile 2017 - «Avevamo fatto il solito pranzo tra amici del 25 aprile per la festa della Liberazione, poi siamo andati a fare un giretto in moto, ma eravamo soltanto in tre di tutta la combriccola: io, Giacomo e Mirko. Era davanti a me di venti metri, Giacomo, quando da sopra la moto ha fatto la curva, si è piegato, ma poi non so come è scivolato, finendo contro il guardrail». Ancora non si dà pace, Massimiliano Giattini, testimone del tragico incidente nel quale l’amico di sempre, Giacomo Zucchini, 21 anni, di Porto Recanati, ha perso la vita.

Erano da poco passate le 16, martedì, quando Zucchini, mentre percorreva la strada provinciale del Conero in sella alla sua moto, una Yamaha XJ16 nera – seguito da due amici a loro volta in moto – a cinquecento metri dall’incrocio col Poggio di Ancona ha perso improvvisamente il controllo della Yamaha, andandosi a schiantare in curva contro il guardrail. A nulla sono valsi i primi soccorsi sul posto, prestati da un medico di passaggio, che ha cercato disperatamente in tutti i modi di rianimarlo prima dell’arrivo dalla Croce Gialla di Camerano e del 118, ma niente, il cuore del 21enne aveva già smesso di battere. «Era un grande e basta – dice commosso Giattini –. Mancherà tantissimo a tutti, purtroppo sono sempre i migliori ad andarsene. Ci conoscevamo dai tempi della scuola media e per me era un amico molto stretto. Abbiamo anche frequentato entrambi negli anni di scuola superiore l’Itis di Recanati per cinque anni. In comune avevamo la grande passione per i motori, lui infatti lavorava da anni come operaio in un’officina a Porto Recanati, e ogni week-end andavamo insieme a fare un giro in moto». Ma non c’era solo la passione per la moto.

«Aveva una grossa curiosità per tutto e tante passioni – ricordano gli altri amici tra le lacrime – come per la musica, la pesca, ma anche per il calcio, e non si tirava mai indietro se c’era da giocare una partita. Inoltre, era anche un generoso, non si è mai tirato indietro per aiutare un amico in difficoltà, ed era una persona dedita al sacrificio».

«Vogliamo ricordarti per la persona che eri – hanno poi scritto gli amici di infanzia in una lettera di addio a Giacomo Zucchini –, per il tuo sorriso, per la tua grinta, per il tuo rispetto verso tutti; una persona curiosa, vivace, umile, sempre pronta a superare ogni ostacolo, a mettere gli altri prima di te stesso, per la tua maturità e la tua disponibilità al sacrificio per raggiungere ogni tuo obiettivo e desiderio, eri e rimani una grandissima persona e poi un grandissimo amico. Sei e sarai per sempre un esempio per tutti noi. Ti vogliamo bene, per sempre i tuoi amici».